Scommesse in B, Castaldo "citato" si difende su Instagram

Il messaggio dell'attaccante dell'Avellino, tirato in ballo dal pentito Antonio Accurso

Avellino.  

“È tutto uno schifo quello che si legge… Il mio motto è stato e sarà sempre che chi ha sbagliato dovrà pagare ma non con uno o due anni di squalifica bensì a vita fuori da questo mondo… Mi auguro che non ci sia niente di vero o almeno non tutto, si dice prima uomini e poi calciatori, io lo sono sempre stato e ho cercato di dare sempre l’esempio ovunque sono stato anche nella vita non solo nel calcio… Adesso se ne diranno tante ma una cosa è certa: amo il calcio pulito ma soprattutto amo guardare in faccia alla mia famiglia, ho dei valori che vanno al di sopra dell’essere umano…”.

Parole e idee firmate Luigi Castaldo. L’attaccante dell’Avellino, tirato in ballo dal pentito Antonio Accurso nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse della DDA di Napoli, che vede tra gli indagati gli ex tesserati dei biancoverdi Izzo, Millesi, Pini e Peccarisi, si difende attraverso il suo profilo Instagram. Una reazione generata da uno stralcio riportato agli atti in cui lo stesso Antonio Accurso riferisce che Castaldo è stato contattato da Pini e Millesi in occasione di Modena - Avellino 1-0 del 17 maggio 2014 che, con Avellino - Reggina 3-0 del 25 maggio 2014, è una delle due partite finite nell’occhio del ciclone per presunte puntate clandestine. Di seguito lo stralcio agli atti in cui viene citato Castaldo.

Castaldo e Seculin - “Come ho detto, fu mio fratello UMBERTO, qualche giorno dopo questa vicenda del PISACANE, ….. gli avevano detto che LUCA PINI poteva portarci MILLESI FRANCESCO, e ci furono quei due contatti con mio fratello di cui ho già riferito. Con MILLESI alla Casereccia, subito dopo esserci presentati, visto che vi erano già stati due incontri, gli chiesi di giungere subito al sodo. MILLESI mi chiese allora quanto eravamo disponibili a pagare per compromettere una partita. Io gli dissi che in base alla quota della partita potevamo dargli una determinata somma. Poiché la partita immediatamente successiva era MODENA AVELLINO, e la vittoria del MODENA era data alla pari, in termini grafici 2.0 (ossia il doppio della posta), o 1,90 io dissi al MILLESI che gli avremmo dato 200mila euro e poi incominciammo a  ragionare come fare per coinvolgere i giocatori. Noi gli dicemmo che avevamo la disponibilità piena di Izzo, dicendogli che era nostro parente. MILLESI mi disse che era molto amico di CASTALDO, di PECCARISI e di altri due o tre giocatori come ARINI, che avevano il suo stesso procuratore. MILLESI mi chiese se gli potevo dare subito i soldi perché avrebbe dovuto far vedere il denaro al portiere ed al resto dei giocatori da lui nominati. Nel frattempo facemmo telefonare da LUCA PINI a IZZO e PINI e GEREMIA lo andarono a prelevare davanti alla cornetteria che si trova nel Berlingieri e quindi lo portarono alla Casereccia. Lo feci per far capire a MILLESI che la cosa era fattibile e IZZO era disponibile. Io al ristorante alla Casereccia andavo spesso a mangiare, il titolare mi conosce benissimo, ed anzi il cameriere riconobbe MILLESI ed IZZO. MILLESI viene chiamato da tutti CICCIO. IZZO rimase anche sorpreso alla vista del MILLESI e poi mi disse in privato: AVETE PRESO IL PEZZO POTENTE, È LUI CHE COMANDA TUTTO LO SPOGLIATOIO.  In quella circostanza io proposi loro di coinvolgere anche PISACANE, e sia MILLESI che IZZO mi dissero che era meglio di no. PISACANE era il pupillo del mister RASTELLI ed era possibile che gli dicesse qualcosa. IZZO poi in quella settimana faceva sedute di allenamento differenziate, con terapie, perché aveva subito un infortunio alla gamba. IZZO si diceva sicuro di recuperare, perché stava facendo siringhe".

Il rifiuto e il "frigorifero" - "Questo accordo, che ripeto prevedeva la sconfitta dell’AVELLINO, saltò perché il portiere SECULIN, in prestito dal CHIEVO VERONA, si rifiutò. Sul rifiuto di SECULIN, mi venne raccontato da PINI che sia MILLESI che CASTALDO, che era stato coinvolto dal MILLESI, rimasero molto contrariati dal rifiuto del SECULIN, al quale venne dunque fatta una proposta espressa. Mi venne detto che CASTALDO prese addirittura SECULIN per il petto, credo nella pensione dove dormivano. So che MILLESI era in scadenza di contratto, nel senso che l’Avellino non gli avrebbe rinnovato il contratto; CASTALDO era sopra la trentina, mi disse il MILLESI, ed era dunque disponibile. Quando PINI riportò indietro i 150mila euro, per come ho riferito, CASTALDO ebbe modo di dire al PINI: FALLI METTERE IN FRIGORIFERO, I SOLDI, come a farci capire che vi sarebbe stata una prossima futura combine. Solo dopo che PINI ci riportò il denaro iniziarono gli sms per far fare il GOL al MODENA, con la promessa dei 50mila euro. Il sabato pomeriggio, alle 14,30 circa, mezz’ora prima della partita, venimmo a sapere da PINI che IZZO non avrebbe giocato. Noi avevamo già piazzato tutte le puntate, per un totale di 400mila euro, ed eravamo allarmati ma MILLESI, tramite PINI, ci tranquillizzò. Poi ho saputo che IZZO e MILLESI si confrontarono alla fine del primo tempo, per come io e gli altri della Vinella vedemmo nelle immagini in diretta di SKY, poi MILLESI parlò con PECCARISI. Quando poi io e MILLESI ci rincontrammo, MILLESI mi raccontò nel dettaglio quanto era avvenuto, cioè che lui nell’intervallo si era preso per il braccio PECCARISI e gli disse che doveva far fare gol al MODENA. Promise dei soldi al PECCARISI; da ARMANDO IZZO seppi poi la domenica mattina che i 30mila euro che noi demmo per questa partita furono così divisi: MILLESI prese 6mila euro, altri 6mila andarono a IZZO, 3000 a PINI LUCA, e 15MILA a PECCARISI. IZZO se ne lamentò pure, dicendo che la prossima volta avremmo dovuto dare a lui la quota che gli spettava. Io gli dissi di non preoccuparsi". 

La partita con la Reggina - "Per la partita con la REGGINA, furono dati 50mila euro che dovevano essere suddivisi tra MILLESI, IZZO e giocatori che MILLESI aveva promesso di compromettere. Mi ricordo di un sms che LUCA PINI mandò  a GEREMIA la domenica mattina, che c’era l’ok per scommettere, subito dopo analoga conferma da parte di MILLESI. (aggiunge in sede di rilettura) se potete verificare le scommesse partono tutte la domenica mattina dalle agenzie EURO BET a CASORIA, la SNAI della PACCHIANA, e le piccole agenzie nel LOTTO G ed in altri luoghi. La domenica 25 maggio, nella tarda mattinata, incontrai IZZO ARMANDO in via Improta, dove sta la SNAI di CORCIONE,  ed IZZO mi venne a salutare per assicurarsi se era tutto a posto. Non mi ricordo se IZZO giocò o meno quella partita, che l’AVELLINO vinse 3-0".

Redazione Sport