Scandone, cosa ti lascia la Final Eight di Coppa Italia

Il sostegno del pubblico, la voglia di ripartire con un quadro nazionale in via di ridefinizione

Avellino.  

Un solo punto per salutare la compagnia, lasciare con forte rammarico il parquet di Rimini Fiera e chiudere al primo atto l'evento nazionale. Dopo giorni di riposo forzato, la Sidigas Avellino è ormai pronta al rientro al PalaDelMauro. Da domani, nascerà gioco-forza un nuovo percorso biancoverde con l'aggiunta di David Logan. Milano si è confermata prima in Italia anche nel weekend del Polo Fieristico, in un torneo che ha però evidenziato equilibrio dai quarti fino all'atto conclusivo. Nel gioco particolare delle Final Eight, l'avvio sprint non ha regalato gestione nelle sfide. Oltre ad Avellino, anche Brescia in semifinale e Brindisi, Reggio Emilia e Sassari contro Milano, partite fortissimo, hanno poi ceduto il passo: dimostrazione che a far pendere l'ago della bilancia da una parte o dall'altra, a maggior ragione nel contesto Coppa Italia con ritmi serrati, è la continuità sostenuta da una condizione al picco massimo. Al di là della gestione tecnico-tattica, è un dato oggettivo la carenza di risorse vissuta in questa fase dalla Scandone. Se all'assenza di Marco Cusin (ancora lontano il rientro del centro friulano), con un roster da rotazioni ridotte, si aggiunge la precaria forma fisica del leader offensivo, Joe Ragland, già limitato per efficienza dal problema alla spalla sinistra e che ha lasciato a Rimini anche due denti, ecco il momento tutt'altro che fortunato del team irpino che però non deve rappresentare un alibi. Anche perché la Scandone dovrà ripartire proprio dagli aspetti negativi che hanno portato all'eliminazione in Final Eight. David Logan può garantire, sin da subito, ulteriore leadership inserendosi a pieno titolo, per carriera e caratteristiche, nella gestione del gruppo. Il nativo di Chicago, con passaporto polacco, ha vissuto dalla panchina, ma non a referto, il quarto di finale con Sassari e almeno dal punto di vista emozionale, ha impattato con il mondo Sidigas. Sotto l'aspetto tattico, potrà ridefinire e rafforzare alcune soluzioni, ma rappresenta anche il jolly per la ricarica fisica di un roster apparso con diversi elementi in deficit d'ossigeno. Il numero alto di gare tra campionato e Coppa ha accentuato il calo: ad esempio, Maarty Leunen ha commesso errori inusuali con palle perse pesanti e Marques Green non è stato brillante nel sostituire Ragland nell'ultimo periodo. Lo status di Logan da comunitario A potrà essere utile nell'ottica di turnover, per quanto possibile, del team guidato in panchina da Sacripanti, oltre la più naturale delle sostituzioni con Retin Obasohan (in 17 minuti con Sassari nessun punto per il belga con errori da 3 punti e ai liberi). Il tutto in una Coppa Italia che ha visto lotta in tutte le gare e con una Serie A che vede ridurre potenzialmente il gap da Milano vincente di 2 e con instant replay contro Brindisi, di 3 con Reggio Emilia (rinnovata dal mercato) e di 10 ma con rischio contro Sassari in finale. Oltre l'equilibrio, c'è anche da rimarcare la sorpresa Brescia, prossima avversaria di Avellino in campionato (domenica alle 12) e l'Umana Venezia che ha annunciato l'arrivo di Esteban Batista per cancellare una fase di flessione. Anche per questi aspetti, la Scandone è chiamata ad un celere cambio di passo in virtù di un quadro nazionale in via di ridefinizione con la Sidigas seconda forza del torneo e che può contare su un pubblico splendido, dominante a Rimini in un giorno feriale come quello di venerdì.

Redazione Sport