Sidigas, a Brindisi per salvare almeno l'orgoglio

Alle 20 la palla a due del posticipo della ventottesima giornata di campionato

Avellino.  

Inutile nasconderlo. Il match di questa sera (palla a due alle ore 20) fra Enel e Sidigas avrà ben poco significato per i biancoverdi. La salvezza, per fortuna, è stata acquisita con molte giornate di anticipo. I playoff, invece, come ormai da un po' di tempo, non sono raggiungibili. Ed allora Cavaliero e compagni saranno di fronte ad una doppia scelta: cercare uno sprint d'orgoglio, quantomeno per rispettare società e tifosi, oppure lasciarsi definitivamente andare e portare a casa l'ennesima sconfitta di un girone di ritorno abulico. Tre, infatti, sono stati i successi della Scandone dal giro di boa in poi.

Una media da retrocessione, inaccettabile per un roster partito con ben altri obiettivi e che, voglia a parte, di sicuro non vale il terzultimo posto in classifica occupato in questo momento in coabitazione con Capo d'Orlando. Chi di sicuro non ha mollato gli ormeggi è stato coach Frates che ha messo la squadra spalle al muro a fare i conti con le proprie responsabilità. Responsabilità che, al di fuori di una sessione di mercato estiva incompleta sopratutto per quanto riguarda la cabina di regia e la panchina, i giocatori hanno in prima persona. Perché la voglia è sempre sembrata insufficiente e risulta almeno difficile immaginare un roster biancoverde battagliero in un match, come detto, senza stimoli di suo.

Di certo sul parquet, dal punto di vista tecnico, non mancheranno degli spunti in teressanti. Sotto canestro il duello fra i due migliori rimbalzisti del campionato sicuramente riserverà grande spettacolo. Mays è stato una costante positiva nel corso della stagione brindisina, Anosike invece è partito fortissimo per la Sidigas ma col passare delle giornate è calato sia dal punto di vista dei numeri sia, soprattutto, sotto l'aspetto caratteriale. Alla fine del campionato, il centro di origini nigeriane sarà quasi sicuramente uno dei migliori lunghi, statisticamente parlando, della Serie A.

Nella realtà, invece, il poco impatto avuto negli ultimi mesi ricadrà pesante come un macigno sul bilancio della sua stagione e di quella di molti suoi compagni di squadra. Al di là di questo però, almeno per oggi, la Scandone può e deve pensare ad altro: a scendere sul parquet del PalaPentassuglia, per una volta, con gli occhi giusti. C'è un minimo di orgoglio da salvaguardare e diverse componenti da rispettare. Poi, dal 10 maggio in poi, ognuno prenderà la sua strada. Fino ad allora, nessuno dovrà sentirsi in vacanza.

Alessio Bonazzi