25 maggio: Scandone, quindici anni dopo è ancora Serie A

Nel 2000 arrivò arrivo la storica promozione nel massimo campionato italiano per Avellino

Avellino.  

Quindici anni. Tanto è passato da quella tripla che, partita giusto qualche passo dopo il centrocampo dalle mani di Claudio Capone, sulla sirena di una gara 4 tiratissima, si infilò nella retina del PalaTriccoli di Jesi, sancendo la promozione in massima serie della Scandone. E quindici anni dopo, la Scandone in quella massima serie c'è ancora e ci sarà anche nella prossima stagione. La Serie A, quel traguardo che sembrava irraggiungibile e diventò realtà al termine di un campionato che, secondo gli esperti, doveva vedere i lupi combattere fino all'ultimo per raggiungere la salvezza, Avellino l'ha difesa con i denti,  vivendo prima dei campionati da cardiopalma, ingoiando la pillola amarissima di una retrocessione, nel 2006, mai diventata effettiva, per fortuna, visto il fallimento di Roseto e la conseguente riammissione in A1 della squadra irpina. Arrivando fino alla storica conquista della Coppa Italia, alla partecipazione all'Eurolega, al fallimento dietro l'angolo, scongiurato dall'intervento della Sidigas.

Per usare un'espressione fin troppo abusata, di acqua ne è passata sotto i ponti da quel 25 maggio 2000. A rimanere immutato, però, è stato il coraggio di una squadra che, tra difficoltà, stagioni esaltanti o deludenti, in quella Serie A ci è rimasta e, dal 2007, non ha mai più rischiato seriamente di retrocedere sul campo. Ed allora, a quel gruppo allenato da Luca Dalmonte, che è rimasto e rimarrà impresso nella memoria di chi, almeno per una volta, ha riconosciuto nel Del Mauro la cassaforte di un orgoglio da conservare gelosamente, passando per chiunque ha contributo, per quanto gli era concesso o per quanto era nelle sue possibilità, in campo o dietro una scrivania, a costruire o a tenere viva la storia della S.S. Felice Scandone 1948, a tutti loro, va un ringraziamento. Il 25 maggio 2015, Avellino ragiona su una stagione deludente ma lavora per affrontarne un'altra in massima serie. Quindici anni dopo, quella canotta biancoverde continua a calcare i parquet di tutta Italia. Quindici anni dopo, quella canotta biancoverde continua a far sperare, palpitare, sognare e imprecare l'Irpinia. Auguri, Scandone.

Alessio Bonazzi