Mensa, chiusura per altri trenta giorni: ecco perchè

Ripresa fissata al 8 maggio ma appare improbabile il ritorno di Ristorò

Benevento.  

Altri trenta giorni di stop, con il concreto rischio che il servizio non riparta più. L'ennesima giornata calda sul fronte mensa scolastica si chiude con una decisione che non dirada le perplessità e conferma l'impasse in atto da giorni. Il dirigente Giuseppe Moschella ha firmato ieri la determina di proroga della sospensione del servizio gestito dalla “Ristorò srl”, società nell'occhio del ciclone dopo le numerose denunce pubbliche sulla qualità della fornitura.
Un altro mese di blocco, ha sancito il responsabile comunale del quarto settore, a partire dal 8 aprile quando gli studenti del primo ciclo torneranno tra i banchi alla ripresa delle lezioni dopo la pausa pasquale. Come si ricorderà il servizio è interrotto già dal 26 aprile per effetto delle disposizioni adottate dal sindaco Fausto Pepe e dallo stesso Moschella. La deadline per il ritorno dei pasti nelle aule è dunque fissata per il prossimo 8 maggio, ma l'evoluzione presa dalla vicenda induce a pensare che tale data possa non rappresentare la reale ripresa delle attività. E' in corso, come noto, l'inchiesta aperta dalla Procura di Benevento su possibili reati connessi alla distribuzione di prodotti alimentari pericolosi per la salute pubblica, indagine che evidentemente avrà tempi ben più lunghi del periodo indicato dal provvedimento di Moschella. E' probabile dunque che allo spirare del termine il Comune opti per una ulteriore dilazione temporale, fino alla scadenza contrattuale fissata al 31 maggio. Le motivazioni poste alla base della nuova sospensione, del resto, palesano la volontà di Palazzo Mosti di far decantare la situazione, tenendo cautelativamente spente le cucine.
Nella determina licenziata ieri vengono indicate in particolare tre ordini di ragioni: la necessità di effettuare ulteriori approfondimenti espressa dal nutrizionista Quirino Tirelli incaricato dal Comune di apposito studio; la mancata attestazione da parte del settore Ambiente e Territorio della certificazione di agibilità per i locali mensa a Ponte Valentino; l'ipotesi di reato (articolo 444 del Codice penale) sulla scorta del quale la Procura sta indagando, ovvero la distribuzione di prodotti alimentari che potrebbero arrecare danni alla salute pubblica.
Il provvedimento di blocco ulteriore del servizio mensa verrà notificato questa mattina alla società “Ristorò” dalla quale si attendono adesso prese di posizione dopo la diffida inviata al Comune all'indomani della prima ordinanza di sospensione varata dal sindaco Fausto Pepe. Palazzo Mosti rischia un contenzioso a molti zero e a questo punto non vedrebbe di cattivo occhio se dall'inchiesta emergessero elementi a supporto degli atti amministrativi adottati in queste ore. Moschella ha firmato ieri anche la determina con la quale proroga l'incarico di consulenza assegnato al nutrizionista Tirelli che ha chiesto venti giorni per portare a termine la propria disamina tecnica.

di Paolo Bocchino