Caro vecchio oratorio, pioggia di fondi in Campania

Licenziato l'ennesimo riparto acchiappavoti. Ma la Regione non aveva detto stop agli sprechi?

De Luca e la tentazione di pagare "fritturine" con i soldi della collettività

Benevento.  

di Federico Festa

Meglio di una frittura di pesce, non c'è che dire. E dopo la liquidazione dei fondi per le manifestazioni sedicenti estivo-turistiche (ricordiamo l'alto contenuto valoriale della "Festa del Cornuto" in provincia di Caserta, riesumazione di una goliardata risalente a una trentina di anni fa) ecco che la giunta regionale bifronte guidata dal governatore De Luca liquida un altro mare di soldi pubblici, a favore degli oratori.

Una decisione, a quanto sembra, bi partisan, visto che a differenza delle feste, Salerno ha ottenuto in percentuale lo stesso numero di progetti ammessi a finanziamento. Le motivazioni a base delle progettazione presentate sono le più disparate, vanno dallo "State buoni se potete" della Congregazione dell'oratorio di San Filippo Neri a Guardia San Framonti, al "Est, nordest... chi ato vo venì" della Parrocchia Maria Immacolata Assunta in Cielo di via Imperato a Napoli. C'è anche la "Casa dei tipi loschi" a Cardito, presso la parrocchia dei Santi Giuseppe ed Eufemia.

Insomma, la tentazione di fare clientelismo il Governatore proprio non riesce ad abbandonarla e così passa dal "chiagne" della sanità che va ammodernata, migliorata con l'alto profilo e senza i tagli lineari di Caldoro, al "fotte" dei soldi rilasciati a pioggia, una volta ai sindaci amici un'altra alle parrocchie che poi ricorderanno l'aiuto ricevuto. Renzi ha fatto scuola.

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