Migranti, il sindaco denuncia: "Sospettiamo prostituzione"

Interrogazione al ministro su una coop che gestisce i migranti, interviene sindaco di Dugenta

Benevento.  

Finisce nel mirino di Pina Castiello, parlamentare di “Noi con Salvini”, l'attività di una cooperativa sociale che si occupa di accoglienza migranti.
La Castiello ha infatti interrogato il ministro dell'interno, a proposito dell'attività di “Terra – Nostra”, che svolge le proprie attività ad Afragola ed anche a Dugenta, in provincia di Benevento.
Diversi i punti critici secondo la parlamentare: “nel centro di accoglienza di via Cirillo, sito ad Afragola, nella città metropolitana di Napoli, gestito dalla cooperativa sociale Terranostra, circa 50 immigrati ivi ospitati, in segno di protesta, avrebbero occupato la sede; pare che gli stessi immigrati abbiano anche sequestrato ed aggredito il custode della struttura, rilasciato solo successivamente poiché necessitava di cure mediche Risulta, altresì, che i gestori della struttura, per cercare di sedare la protesta, si siano dovuti rivolgere alla polizia, la quale sarebbe intervenuta in assetto antisommossa, insieme ai carabinieri, essendo ormai la contestazione degenerata in una vera e propria guerriglia; motivo della protesta sembrerebbe esser stato il mancato incasso da parte degli immigrati della quota, il cosiddetto pocket money, una sorta di diaria corrisposta direttamente agli ospitati nelle strutture di accoglienza per le piccole spese quotidiane, così come previsto dalla circolare del Ministero dell'interno dell'8 gennaio 2014; […] La suddetta cooperativa, tra le province di Benevento e Napoli, su incarico delle locali prefetture, gestisce più di trecento immigrati dislocati in varie strutture, con un fatturato giornaliero molto elevato, [...]”.

La parlamentare ha chiesto al ministro “ Quali iniziative urgenti di competenza si intendano adottare, anche alla luce del gravissimo episodio verificatosi nello stesso centro di accoglienza, nei confronti degli immigrati responsabili della protesta e dei gestori dello stesso; se non si ritenga opportuno assumere iniziative per procedere alla immediata chiusura del centro di accoglienza”.
La cooperativa opera anche a Dugenta, e non arrivano parole lusinghiere da parte del sindaco Clemente Di Cerbo: “Abbiamo avuto diversi problemi con quella struttura, diversi sono stati gli scontri con la proprietà, a partire dalla raccolta differenziata che non viene fatta, con l'immondizia lasciata all'esterno con disagi evidenti per i cittadini e per gli stessi ospiti del centro. Ospiti che peraltro spesso sono lasciati a vagare per il paese, senza alcun controllo...con tutti i problemi che ne derivano, sospettiamo addirittura che ci sia anche qualche caso di prostituzione”.
Una situazione per cui il sindaco ha anche scritto al ministero dell'Interno tempo fa: “Abbiamo 133 migranti in un paese di 2000 abitanti...purtroppo questo crea difficoltà nella gestione del fenomeno”.