L'Usb Vigili del fuoco al fianco dei Volontari

Dopo i fatti di Ragusa: "Non bisogna generalizzare. Categoria di precari di vitale aiuto per noi"

Benevento.  

In ogni lavoro o categoria purtroppo ci sono le cosiddette “mele marce” e per questo quando un'inchiesta tocca da vicino un Corpo amato come quello dei vigili del fuoco, siano loro dipendenti “permanenti” o volontari – nel senso che prestano la loro opera non gratuitamente, bensì in forma discontinua e precaria, non bisogna generalizzare visto che il personale volontario offre un grande aiuto al Corpo e alla collettività.

Questo il senso della nota a firma dell'Usb vigili del fuoco che interviene dopo i vari commenti ed anche note sindacali che hanno criticato ed evidentemente messo in cattiva luce i pompieri volontari in seguito all'inchiesta di Ragusa.

“In primis – scrive la segreteria regionale dell'Unione sindacale di Base - ci dissociamo dalle dichiarazioni della Conapo in quanto questi volontari non hanno scelto loro questa posizione nella nostra amministrazione ma sono stati pian piano incanalati nel volontariato e non nei discontinui che per i 14 giorni resi percepivano una parte di stipendio. Meglio si evidenzia che proprio in questi giorni sono stati messi alle strette dovendo scegliere se rimanere nelle graduatorie volontarie o essere discontinui. Dopo più di 20 anni questi lavoratori non hanno percepito alcun beneficio dal ministero dell'Interno che piano piano intende eliminarli e non stabilizzarli. Esprimo – scrive Mario De Figlio - la mia più grande benemerenza a questi nostri uomini e donne che quotidianamente si recano al distaccamento volontario di Vitulano e con la loro presenza aiutano i vigili ormai allo stremo di forza e costretti a fare i conti con la cronica carenza di personale in questo periodo di duro lavoro. Volontari indispensabili e che nel Sannio hanno contribuito a salvare case quasi invase dalle fiamme che hanno devastato zone del Taburno, monte Faicchio e Castelpoto. Pertanto invito – conclude il sindacalista Usb - la popolazione ad esserne loro riconoscenti”.