Comuni, pioggia di milioni per la differenziata

Al via i bandi della Regione per la raccolta. Ecco i Comuni sanniti divisi per finanziamento

Benevento.  

Migliorare la raccolta differenziata. Un obiettivo paradossalmente non semplice da raggiungere in una provincia come Benevento che già da due anni ha sfondato il tetto del 65 per cento, quota considerata ottimale anche in ambito europeo. Ma i Comuni sanniti certamente non si lasceranno sfuggire l'occasione di dotarsi di attrezzature e risorse per migliorare ulteriormente la raccolta, opportunità fornita dagli appositi bandi che la Regione sta per pubblicare sulla scorta del progetto varato con la Presidenza del Consiglio dei ministri per il reimpiego dei lavoratori ex Consorzi.

In ballo ci sono ben 36.150.000 euro destinati agli enti locali sui 55.530.000 totali previsti dalla delibera numero 148 del marzo scorso. Tre le fasce individuate dall'assessorato all'Ambiente di Palazzo Santa Lucia: Comuni con raccolta di differenziata inferiore al 50 per cento; Comuni con raccolta tra il 50 e il 65 per cento; Comuni che superano il 65 per cento (dati certificati 2013). Nel primo caso le risorse messe a disposizione verranno utilizzate per l'acquisto di apparecchiature, mezzi e attrezzature per la gestione della raccolta differenziata. Nel Sannio sono soltanto quattro gli enti municipali che non raggiungono la quota del 50 per cento: Casalduni, Cusano Mutri, Pietraroja, San Martino Sannita.

Nella fascia compresa tra il 50 e il 65 per cento la Regione inserisce 29 Comuni: Amorosi, Benevento, Calvi, Campolattaro, Campoli Monte Taburno, Castelfranco in Miscano, Castelpoto, Ceppaloni, Cerreto Sannita, Fragneto Monforte, Frasso Telesino, Limatola, Melizzano, Molinara, Pesco Sannita, Ponte, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio del Sannio, San Giorgio la Molara, San Leucio del Sannio, San Lorenzello, San Lupo, San Marco dei Cavoti, San Salvatore Telesino, Santa Croce del Sannio, Sant'Agata de' Goti, Sassinoro, Torrecuso, Vitulano. Per questo raggruppamento il progetto regionale prevede l'ammissione a finanziamento per il potenziamento delle apparecchiature e delle attrezzature già esistenti.

Il novero più corposo e virtuoso al contempo, quello delle 41 amministrazioni sannite che superano la soglia del 65 per cento di raccolta e che concorreranno al riparto di fondi destinati al miglioramento della qualità della raccolta quantitativamente già consistente: Apice, Apollosa, Arpaise, Baselice, Bonea, Bucciano, Buonalbergo, Castelpagano, Castelvenere, Castelvetere Valfortore, Cautano, Circello, Colle Sannita, Durazzano, Faicchio, Foglianise, Foiano Valfortore, Forchia, Fragneto L'Abate, Ginestra degli Schiavoni, Guardia Sanframondi, Montefalcone Valfortore, Montesarchio, Morcone, Paduli, Pago Veiano, Pannarano, Paolisi, Paupisi, Pietrelcina, Pontelandolfo, Puglianello, Reino, San Lorenzo Maggiore, San Nazzaro, San Nicola Manfredi, Sant'Angelo a Cupolo, Sant'Arcangelo Trimonte, Solopaca, Telese, Tocco Caudio.

Non rilevati infine i dati di raccolta relativi ad Airola, Arpaia, Dugenta, Moiano.

Altro canale di finanziamento previsto dal progetto Ministero – Regione è quello dedicato alle società provinciali che potranno partecipare al bando per l'assegnazione di risorse destinate alla gestione dei siti di stoccaggio e delle discariche realizzate negli anni dell'emergenza. Ovvero, nello specifico sannita, le piazzole per ecoballe di Fragneto Monforte (Toppa Infuocata) e Casalduni (“ex Cdr” e “Fungaia”) e le discariche dismesse di Montesarchio (“Tre Ponti”), Benevento (“Piano Borea”), San Bartolomeo in Galdo (“Serra Pastore”) e le due di Sant'Arcangelo Trimonte (“Nocecchia”).

 

Paolo Bocchino