DIRETTA| Ministro Fedeli in città: tensione con gli studenti

Sono riusciti ad arrivare a Piazza Piano di Corte, dove sono stati fermati dalla Celere

Benevento.  

E' appena arrivato a Benevento il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli, ospite di un incontro organizzato da Flc Cgil di Benevento sul tema “Diritti uguali fra diseguali”, relativo a dimensionamento della rete scolastica regionale, del Fondo di funzionamento ordinario dell'università, di diritto allo studio.
All'esterno una cinquantina di studenti hanno fatto partire una contestazione, come avevano annunciato nei giorni scorsi. I ragazzi sono riusciti ad arrivare su Piazza Piano di Corte, quindi vicini all'auditorium Sant'Agostino dove parlerà il ministro , mentre la loro manifestazione di dissenso era prevista lungo Corso Garibaldi. A Piazza Piano di Corte sono stati contenuti dagli agenti della celere. Nel mirino degli studenti il decreto “Buona Scuola”, che a loro dire ha distrutto la scuola italiana. 

Presenti all'interno dell'auditorium tutti i rappresentanti della scuola sannita. 
A dare il benvenuto al ministro il segretario provinciale Cgil Rosita Galdiero: "Benevento è la provincia più piccola della Regione, e dal 2008 al 2013 qui si sono persi tantissimi posti di lavoro. Io dico che ha chiuso la più grande fabbrica del sapere. Uno stillicidio. Da 82 scuole autonome a 53, un taglio pari al 37 per cento. 
Le riforme hanno smantelato il sistema del'educazione, ormai questa è la provincia col più alto numero di anziani: il risultato è la desertificazione e la fuga dei giovani all'estero". 

La Galdiero ha spiegato che per contrastare i numeri nefasti elencati serve partire dall'Università: "E' un'eccellenza del territorio, deve essere rilanciata, ma come, se qui la maggior parte delle persone vive di sussidi sociali e non si può permettere di pagare gli studi?"

E' intervenuto poi il segretario provinciale Flc Cgil, Enrico Macrì, spiegando: "Le responsabilità del dimensionamento ce le hanno tutti, ed è stato un grande problema per la scuola sannita. Non ci si può imbattere in norme numeriche che cancellano una scuola per un alunno in meno. Dimensionamento vuol dire dichiarare l'abbandono del territorio come presidio culturale da parte dello Stato. Parametri uguali non possono essere applicati a territori diversi. Penso al Fortore" 

A questo punto è comparso anche lo striscione in sala: "Abbattiamo le reggenze, dateci le dirigenze. Il Fortore non deve morire". 

Anche Macrì ha chiuso il suo intervento parlando dell'Unisannio: "Non ha mai acquisito la forza propulsiva che ci si aspettava. Così si favorisce l'ampliamento della forbice tra nord e sud"

Intanto gli studenti si sono avvicinati ancora di più a Sant'Agostino, imboccando uno dei vicoli laterali e poi cominciando a intonare slogan di contestazione. Anche in questo caso sono intervenute le Forze dell'ordine per impedire un ulteriore avvicinamento all'auditorium (vedi foto nella Gallery)

Sono intervenuti anche Felice Tavino e i rappresentanti degli studenti universitari, spiegando che serve confronto con gli studenti: "Oggi tutti hanno paura dell'incertezza iscrivendosi all'università". 

Il presidente della Provincia Ricci ha spiegato che: "Il territorio del Sannio è diverso: serve invertire la rotta e considerare le differenze".