Teatro Libertà, Fonzo: di notte porte aperte e luci accese

Lo strano caso del Teatro Libertà. Una scena di abbandono e la riflessione di un operatore

Benevento.  

“Alle due di notte di domenica c'era la porta del teatro aperta e le luci accese. Mi sono avvicinato, ma sembrava non esserci nessuno. Ho provato una grande tristezza perché in quel luogo ho vissuto momenti molto emozionanti”. E' l'immagine che Peppe Fonzo, attore, regista e operatore culturale cittadino ci affida raccontandoci del Piccolo Teatro Libertà. Una struttura che ha visto restituire alla città qualche anno fa.

E' sempre Fonzo a ricordarci la storia: «Il Piccolo Teatro Libertà (ndr in via Santa Colomba, al Rione Libertà) è stato inaugurato nel 2010 con un progetto teatrale per ragazzi di aree a disagio, promosso dal dall'assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Benevento con il nostro Magnifico Visbaal. Una collaborazione durata due anni. Un periodo fantastico in cui il teatro era tornato davvero al suo ruolo di “spazio di quartiere” e “punto di riferimento”. L'anno successivo, infatti, proseguimmo con il progetto Key ma purtroppo tutto finì lì. In quel periodo siamo avevamo in affidamento la struttura e la tenevamo con il massimo riguardo, come dovrebbe essere tenuta anche oggi”.

Il rammarico è forte: “La scena alla quale ho assistito è stata davvero una ferita. Una foto sull'abbandono e l'incuria. Non so chi sia entrato lì e a far cosa ma lasciare porte aperte e luci accese vuol dire lasciare il teatro in balia di chiunque, a partire da animali che potrebbero entrare indisturbati”.

E Fonzo analizza anche la questione “agibilità”. «Purtroppo attualmente la maggior parte delle strutture, e non solo a Benevento, non rientrano nei criteri imposti dalle ultime normative sulla sicurezza, ma è possibile richiedere un'agibilità temporanea. Un permesso per un giorno o per qualche mese”. Circostanza che, infatti, ha permesso di aprire il Piccolo Teatro Libertà qualche mese fa per alcuni appuntamenti della scorsa campagna elettorale.

«Ma - aggiunge ancora Fonzo – credo che questo discorso sia superabile. Quello che rammarica è che adesso una così bella struttura è chiusa, senza alcuna attività. E scene come quella alla quale mi è capitato di assistere dimostrano che chi vi è entrato non ha alcun rispetto e ha lasciato la struttura in sostanziale abbandono”.

Infine Fonzo commenta: «La mia non vuole assolutamente essere una polemica, piuttosto una denuncia. Ci sono compagnie, come la nostra, che devono adattarsi a luoghi molto meno adatti e che potrebbero far vivere molto bene un teatro così. Ed invece dobbiamo vederlo abbandonato. Non è una critica sterile ma un'osservazione che vorrebbe diventare discorso costruttivo».

 

 

Mariateresa De Lucia