Gli Angeli dei Santi Quaranta "mettono in mostra" il lavoro

Il 2 e 3 luglio visite nell'area archeologica ripulita

Benevento.  

Una zona archeologica tra le più antiche della città recuperata da incuria e degrado e pronta a rivivere grazie all'azione di un gruppo di volontari.
È la storia degli Angeli dei Santi Quaranta, così sono stati soprannominati i volontari che, in un mese, hanno sottratto dalle erbacce e dell'abbandono i resti del criptoportico romano in viale San Lorenzo.
E, in occasione della Festa della Madonna delle Grazie, il 2 e il 3 luglio, il sito sarà reso visitabile a quanti vorranno conoscerlo.
Oggi, ad illustrare il progetto in un incontro, Felice Presta, Peppe Calicchio con l'assessore alla Cultura e vicesindaco Raffaele Del Vecchio.
Il gruppo ha ottenuto la concessione alla manutenzione del verde (nello scorso ottobre dalla Soprintendenza per i beni culturali, a maggio anche dal Comune) e ha recuperato buona parte della zona, tanto da renderla visitabile.


I volontari con gli archeologi che hanno prestato la loro assistenza al lavoro, in occasione della Festa della Madonna delle Grazie saranno a disposizione di chi vorrà visitare l'area.
Un'azione che ha meritato anche il plauso anche dalla Soprintendenza. "Il funzionario responsabile dell'Ufficio Beni Archeologici, Luigina Tomay, ha apprezzato il lavoro e ci ha spronato a continuare" ha spiegato Felice Presta.
"Il recupero della zona- ha aggiunto- procede in maniera spedita e con l'apertura della contigua via Ursus il percorso sarà facilmente mostrabile. In occasione della festa illumineremo il criptoportico con delle candele rendendo l'atmosfera particolarmente suggestiva. Saremo lì dalle 19 alle 23.30".
Quindi Presta fa il punto di obiettivi, a breve scadenza e sogni. se i primi riguardano la capacità di continuare a tenere in ordine e completare il lavoro il secondo si concentra sulla creazione di un parco archeologico urbano.
Infine il vicesindaco Raffaele Del Vecchio ha voluto chiarire: "Si tratta del classico esempio di cittadinanza attiva. Avete fatto una cosa straordinaria, su una zona che era nascosta e non era sotto i riflettori come il Teatro Romano o l'Arco di Traiano.
Ora dobbiamo renderla accessibile e farla amare anche dagli altri".

 

Mariateresa De Lucia