Bosco : «Sanità, i continui tagli hanno portato la crisi»

Disamina della Uil sulla situazione della sanità

Benevento.  

Lunga disamina della Uil sulla situazione della sanità, in considerazione dei tagli: «

Mesi fa, come Uil, avevamo annunciato che i continui rinvii sui tagli in sanità erano solo un diversivo per arrivare al voto senza problemi. L’intesa che sancisce la riduzione di 2,352 miliardi di euro del fondo sanitario a decorrere dal 2015 ha ricevuto il via libera dai Governatori. Nonostante le contenute dimensioni della spesa sanitaria (in rapporto al Pil e in valore assoluto), il Ssn è stato sottoposto negli ultimi anni a notevoli restrizioni (finanziarie, di personale, tecnologiche e strutturali), soprattutto nelle regioni sottoposte a Piano di Rientro, che hanno contribuito a contenere la spesa. Tutto ciò sta producendo effetti preoccupanti sulla capacità di erogare i servizi e sul funzionamento stesso della sanità contribuendo ad alimentare le importanti disomogeneità presenti tra le varie Regioni, e di conseguenza l’equità del sistema. Crisi economica e restrizioni alla sanità pubblica stanno pregiudicando le condizioni di accesso ai servizi sanitari, soprattutto fra le categorie più deboli e nelle regioni più in difficoltà, aggravando le già importanti diseguaglianze sociali e territoriali esistenti nel Paese. Gli strumenti di governo della spesa sanitaria pubblica non possono prescindere dagli effetti sulle diseguaglianze nella tutela della salute.

In Italia nel 2012 la spesa sanitaria complessiva (pubblica e privata) è scesa al 9,2% del Pil contro il 9,4% del 2009. Le risorse per la salute hanno evidenziato una crescita reale negativa del 3,5% nel 2011 e del 2,8% nel 2012. Le regioni stanno quindi risparmiando più di quanto è stato loro imposto dalle manovre governative, per evitare di provvedere alla copertura di eccessi di spesa con finanziamenti a carico dei bilanci regionali. E’ ora di smetterla di adottare provvedimenti prendendo a riferimento il rapporto Salute/Pil. Ricordiamo che il Pil è un aggregato che misura solo la spesa sanitaria ma non dice nulla né sui livelli di salute della popolazione né sulla qualità delle cure. Occorre esaminare il contributo della sanità alla crescita economica (non solo attraverso la produzione di beni e servizi sanitari, ma anche attraverso gli effetti indiretti su tutti gli altri settori) e soprattutto sull’apporto della sanità allo sviluppo umano.

“Una cosa è certa – dichiara Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento - la continua rincorsa, negli ultimi anni, al rispetto dei vincoli di finanza pubblica e dei budget hanno messo in crisi il sistema, che è entrato in una fase di profonda sofferenza e di crisi strutturale. La nostra sanità è tra le migliori al mondo: non continuiamo a svilirne le potenzialità”.

Redazione