Tutela lavoratori ex Ristorò, i sindacati scrivono a Pepe

Una delegazione di ex dipendenti hanno incontrato il sindaco

Benevento.  

Questa mattina una delegazione dei lavoratori ex Ristorò che hanno lavorato per anni al servizio di mensa scolastica, ha incontrato il sindaco Fausto Pepe per chiedere ulteriori correzioni al Capitolato di Appalto per il servizio di mensa scolastica. I sindacalisti presenti a nome della CUB, la CISL e la UIL hanno insistito, innanzitutto, affinchè siano previsti 1.600 pasti come indicato nell'ultimo Capitolato in modo da prevedere lo stesso servizio a tutela di tutti i posti di lavoro. A tal proposito hanno dimostrato che con il fondo previsto dal Dirigente Moschella e il costo intero del pasto a 5 euro, senza ribasso, sono già possibili 1355 pasti, cioè cento in più dei 1.250 previsti nell'ultima bozza di Catipolato. Si potrebbe quindi facilmente raggiungere il numero dei 1.600 tenendo conto che una parte della spesa il Comune la recupera grazie al ticket pagato dalle famiglie seppur in forma ridotta rispetto a quello dello scorso anno.

Come richiesto dal sindaco è stato preparato un documento unitario, firmato dalla CUB, la CISL, la UIL e anche la CGIL, e già trasmesso formalmente via PEC al Comune di Benevento, che insiste sulla clausola di salvaguardia, cioè sulla necessità da parte della ditta che vincerà l'appalto di assumere tutti i dipendenti che hanno svolto il servizio di mensa scolastica del Comune di Benevento ed in servizio con regolare contratto almeno alla data del 31 gennaio, cioè quattro mesi prima della scadenza del contratto con la Ristorò (31 maggio 2015).


Di seguito il documento a firma di Fioravante Bosco - Seg. Generale Aggiunto UIL Av/Bn, Marcelo Amendola Seg. Nazionale FLAICA Uniti CUB, Raffaele Montuori Segretario Generale FISASCAT CISL Irpinia-Sannio e Antonella Rubbo Segretario FILCAMS CGIL Benevento:

“Come concordato stamane, al termine dell’incontro tenuto a Palazzo Mosti, le indichiamo le modifiche alla bozza del Capitolato Speciale di appalto, formulate unitariamente dai sottoscritti in rappresentanza delle relative organizzazioni sindacali, a seguito della cessione del ramo di azienda dalla Ristorò alla cooperativa Quadrelle2001 che rende ancora più necessarie norme di tutela a garanzia dei posti e delle condizioni di lavoro.

– articolo 1- Oggetto dell'appalto:
E’ indicato: “A titolo indicativo si fa presente che la media giornaliera degli alunni ed il personale dipendente che usufruisce della mensa per il solo pranzo è di circa 1.250 con possibilità del 40% in più o del 40% in meno.
Chiediamo che siano invece previsti 1.600 pasti, come indicato nel Capitolato per il Servizio Mensa del periodo 1/1/2014, 31/5/2015. Una riduzione del numero dei pasti potrebbe comportare la riduzione degli occupati che secondo le clausole di garanzie previste dai contratti nazionali, devono essere assunti dalla ditta che subentra nella gestione del servizio.
E’ vero che con l’aumento del 40% il numero dei pasti può arrivare fino a 1.750 (1250+ 500 pari al 40%), ma l’ultimo Capitolato prevedeva 1.600 con un possibile aumento del 30% e quindi fino a 2.080 (1.600+480 pari 30%). Quindi l’attuale bozza di Capitolato prevede comunque una riduzione della produzione dei pasti rispetto al Capitolato precedente e pertanto, la ditta aggiudicataria potrebbe ritenere legittima una riduzione del personale.

All’articolo 4 – divieto di subbappalto, deve essere aggiunta la parte cessioni di azienda così formulata: “Eventuale cessione dell’intera azienda o del ramo dedicato alla gestione del servizio oggetto del presente capitolato dovrà essere previamente autorizzata dal Comune, a pena di rescissione de jure" del contratto e dell'incameramento della cauzione.”

L’articolo 30- Clausola di salvaguardia per il personale dipendente – va così riformulato: “La ditta aggiudicataria del servizio è obbligata ad assumere senza periodo di prova tutti gli addetti al servizio di mensa scolastica del Comune di Benevento (produzione, trasporto e distribuzione dei pasti), che hanno prestato servizio con regolare contratto, risultanti da documentazione probante che lo determini almeno 4 mesi prima della cessazione stessa (4 mesi prima del 31/05/2015). La ditta aggiudicataria si obbliga ad ottemperare a tutti gli obblighi verso i propri dipendenti in base alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di lavoro e assicurazioni sociali, assumendo a suo carico tutti gli oneri relativi. La ditta subentrante è altresì tenuta a garantire al personale assunto obbligatoriamente, condizioni economiche non inferiori a quelle riconosciute sino al momento della cessazione del contratto di appalto precedente (31/05/2015). Il mancato rispetto di tali obblighi comporta la rescissione de jure del contratto con il conseguente 'incameramento della cauzione

Nell'ipotesi in cui siano in atto, al momento della cessazione, sospensioni dal lavoro che comunque comportino la conservazione del posto di lavoro, il rapporto continuerà alle dipendenze dell'azienda cessante e l'addetto verrà assunto dall'azienda subentrante nel momento in cui venga meno la causa sospensiva. I lavoratori in aspettativa ai sensi dell'articolo 31 della Legge n. 300/70 saranno assunti dall'azienda subentrante con passaggio diretto e immediato.

Gli addetti assunti con contratto a termine saranno assunti dall'impresa subentrante fino alla scadenza del rapporto originariamente determinato. La ditta dovrà osservare le disposizione in materia di sicurezza del lavoro dettate dal Decreto Legislativo 82 del 2008 e s.m.i. ».

 

redazione