Tra torture e bracconaggio: non è un posto per animali

Il rapporto della Lav: Benevento e Campania, troppi reati ai danni degli animali

Benevento.  

Non se la passano bene gli animali in Campania. In un periodo in cui l'allarme per l'abbandono di cani e animali domestici sulle strade è forte, emerge un quadro a tinte fosche dal rapporto Lav. La nostra regione infatti è al top in Italia per reati commessi ai danni degli animali. Tra corse clandestine di cavalli, combattimenti tra cani, macellazioni abusive, pesca di frodo, bracconaggio: i crimini che emergono sono tanti, e arrivano fino alla tratta abusiva di cuccioli. Spesso, secondo il rapporto, c'è la mano della criminalità organizzata dietro. I numeri, letti nel loro complesso sono emblematici: a Benevento, ad esempio, nel 2014, sono stati 21 i procedimenti per uccisione di animali (con 3 indagati), 20 procedimenti (con 14 indagati) per maltrattamento di animali, 5 procedimenti (3 indagati) per uccisione di animali altrui, 5 procedimenti (6 indagati) per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili. Boom sul bracconaggio: 33 procedimenti e 178 indagati per reati venatori. Numeri altissimi, che vanno ad aggiungersi alle denunce contenute nel rapporto, in particolare per quel che riguarda gli allevamenti: sempre più numerosi sono gli allevamenti lager, con capi a cui sono stati falsificati i documenti sanitari. Si raccontano episodi di vitelli caricati a calci sulle pale di un trattore, picchiati, annegati nelle pozze di conferimento dei liquami. Condizioni che vanno a incidere anche sulla salute dei consumatori: quasi 10mila uova sono state trovate in pessimo stato di conservazione, e poi latte privo di tracciabilità, salumi e formaggi venduti oltre la scadenza e privi di etichettatura.
C'è poi il traffico di animali e il bracconaggio: veri e propri centri di smistamento di cuccioli, comprati per pochi euro all'estero, e venduti in Italia per somme molto più elevate, trasportati in condizioni assurde e spesso senza documenti.

Cuccioli che, viste le condizioni disumane a cui sono sottoposti durante il trasporto in Italia, arrivano ammalati, o già morti.

Stessa sorte che tocca ad animali esotici: numerosissimi i sequestri di boa, pitoni o iguane, e in particolare di tartarughe. Sistematico, invece, secondo il rapporto, il bracconaggio: in molte aree della Campania si caccia con armi clandestine, richiami vietate, trappole...
Meno diffuse nelle aree interne le corse clandestine di Cavalli, che però srappresentano una vera e propria piaga a Napoli e nelle zone costiere, cavalli che spesso, nelle corse legali, vengono drogati: tanti i casi di “positività” al doping nel 2014, addirittura ad Agnano due cavalli sono risultati positivi a un metabolita della cocaina.

Corse che sono pericolosissime, sia per gli animali che per le persone: numerosi i cavalli che hanno subito maltrattamenti e violenze, e che in alcuni casi hanno trovato la morte sulle strade, numerosi anche gli incidenti provocati da queste gare illegali.

Tornano a essere emergenza nella nostra regione i combattimenti tra cani: anche grazie a facebook sono stati scoperti diversi profili (spesso di minorenni) che esaltavano cani da lotta e che hanno consentito di arrivare ad allevamenti clandestini di pitbull e a ritrovare diversi cani con ferite di lotta.

Cristiano Vella