Ricoveri ospedalieri, boom in Campania: corsie al collasso

Il rapporto del ministero della Salute: mediamente la degenza è di almeno una settimana

Benevento.  

Oltre un milione di ricoveri, contro i 600mila e rotti dell'anno precedente. In Campania le persone che hanno dovuto fare ricorso alle strutture sanitarie pubbliche e private sono aumentate di oltre il 40%. Numeri davvero esplosivi, quelli comunicati dal ministero della Salute e relativi al 2014. A livello nazionale, i ricoveri ospedalieri sono invece 9 milioni e mezzo, con una riduzione del 3,5%. Andando a leggere il rapporto Sdo (scheda dimissione ospedaliera), la degenza media è di poco inferiore ad una settimana (6,8 giorni), mentre per quanto riguarda Riabilitazione e Lungodegenza i tempi si fanno più brevi. Una diminuzione costante dal 2009 ad oggi: in regime ordinario si passano comunque 26,3 giorni in ospedale. 

I dati del Dicastero guidato da Beatrice Lorenzin consegnano un quadro che, almeno a livello nazionale, è in lento miglioramento rispetto al passato. "Complessivamente si osserva una significativa deospedalizzazione, con un miglioramento dell’appropriatezza organizzativa e dell’efficienza nell’uso delle risorse ospedaliere", fanno sapere dal ministero della Salute. Ma per cosa si fa maggiormente ricorso ai ricoveri? In base alle schede consegnate dagli istituti, per il parto. Subito dopo, le patologie cardiovascolari e respiratorio, seguite dagli interventi chirurgici alle articolazioni. Quanto sono affidabili questi numeri? Secondo il ministero tantissimo, vista anche la riduzione degli errori delle schede di compilazione (che si è ridotta del 10% circa rispetto allo scorso anno). Monitorate tutte le strutture campane: le uniche che non hanno consegnato i dati sono le case di cura "Villa del Sole" e "Ruesh", il Park Hospital, il Centro Hera (tutte private) e il presidio ospedaliero "Italia Giordano" dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno.

Giovanbattista Lanzilli