Forum Aree Interne, c'è l'impegno di 20 sindaci: ecco la "Via della Pace"

"Dovremo imparare a disegnare per le nostre comunità un destino legato a quello degli altri"

forum aree interne c e l impegno di 20 sindaci ecco la via della pace

foto tratta dal sito della diocesi di Benevento

Benevento.  

Infrastrutture, non solo viarie ma anche le autostrade telematiche, ovvero connessioni internet in tutti i luoghi, a partire dalle aree interne, dai paesi più remoti del Sannio, dell'Irpinia, in ogni parte d'Italia e l'impegno della società civile, della politica e della Chiesa, quest'ultima ormai da cinque anni si sta battendo per le aree interne.

Si è concluso il quinto forum delle aree interne organizzato dalla Curia arcivescovile di Benevento che quest'anno ha avuto come titolo: “Alta velocità: partire, tornare…forse restare”.

Un intento che passo dopo passo sta portando avanti l'arcivescovo di Benevento Felice Accrocca che presso il Centro La Pace, ritrovata location della Curia sannita immersa nel verde, ha invitato anno dopo anno ministri, rappresentanti di enti ed istituzioni, i vertici della Cei e quest'anno l'Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana, Gianpiero Strisciuglio, i responsabili Comunicazione e Sostenibilità di Open Fiber, Fabio Melia e Giulia Ritondale, che si sono soffermati su banda larga e fibra ottica nelle realtà più emarginate. Proposto per le aree sannito-irpine il progetto “South Working – Lavorare dal Sud”. Nella sezione testimonianze, ospiti Alessio Zollo (Digital innovation manager) e Jean Pierre El Kozeh (Imprenditore culturale).

Protagonisti in questi due giorni di confronto e di proposte, sono stati amministratori, istituzioni, scuole e mondo delle imprese che hanno puntato l’attenzione sulle opportunità per combattere lo spopolamento.

Edizione del forum che si è conclusa con l'istituzione della Via della Pace con l'impegno dei sindaci di Apollosa, Arpaise, Baselice, Campolattaro, Castelvetere in Valfortore, Ginestra degli Schiavoni, Molinara, Montemiletto, Morcone, Pietraroja, Pietrelcina, Pontelandolfo, San Bartolomeo in Galdo, San Leucio del Sannio, San Martino Sannita, San Nazzaro, Santa Croce del Sannio, Sassinoro, Torrioni e Ceppaloni.

La “Via della Pace”

“Le problematiche dei piccoli comuni, fragili ed emarginati, ma ricchi di risorse, dovrebbero – scrivono i sindaci dei Comuni che hanno aderito all'iniziativa - richiedere soluzioni originali e comuni, singolari e confluenti, coraggiose e ordinarie. Un impegno profondo se vogliamo che non si spenga la resistenza, che si debbano contare gli esodi e non programmare i ritorni, compresi quelli di chi vive quotidianamente in “fuga” dalla responsabilità per il proprio territorio. Dovremo imparare a disegnare per le nostre comunità un destino legato a quello degli altri; proporre azioni d’avanguardia ma rispettose delle vocazioni; avvicinare amministrati e amministratori; costruire un piccolo ma significativo progetto che accomuni più territori e li renda visibili agli occhi del Paese come avamposto di unità.

Con le nostre comunità – annunciano le fasce tricolori - costruiremo una Via della Pace, umile e potente, in maniera condivisa e integrata, lastricandola di azioni, di segni e di parole, che nella stessa loro narrazione diventino anche produttivi. Il racconto è infatti la risorsa che più di ogni altra rischia l’estinzione. Recuperiamolo per un dialogo costruttivo tra generazioni all’insegna della memoria storica ma anche di creatività. Lanceremo segnali di pace a un passo da noi, che non possiamo intervenire ai tavoli dei potenti ma possiamo parlare molto di più ai cuori e alle attese delle nostre popolazioni”.