Il commento: Via Francigena, così si ragiona da aree interne

La proposta dell'assessore Fucci di estendere il percorso anche all'Irpinia

Benevento.  

E’ senz’altro da accogliere la proposta avanzata dall’assessore regionale Vittorio Fucci (e sottoposta all’attezione del Gal Titerno) di ampliare il percorso della Via Francigena in Campania. Un lavoro che il gruppo di azione locale titernino sta portando avanti da tempo e con grande impegno, riuscendo a racimolare anche ottimi successi per il territorio sannita. Attualmente il percoro della storica strada, prevede il passaggio per le province di Caserta e Benevento, dal basso Lazio fino a Brindisi. I numeri sottolineano già, di per sé, l’impatto complessivo del progetto: 41 municipi attraversati, 4 diocesi più un’arcidiocesi (quella, appunto, di Benevento), come del resto ha sottolineato l’esponente sannita della giunta di Palazzo?Santa Lucia.

Proprio da Fucci è arrivato dunque l’invito ai vertioci del Gal Antonio Ciabrelli ed Elio Mendillo - oltre al coordinatore del progetto Nicola Ciarleglio - di coinvolgere nell’importante iniziativa anche l’Irpinia. Con l’obiettivo dichiarato, vista anche la tempistica relativamente stretta, di arrivare ad aprile con un tracciato «definitivo e completo delle aree campane interessate dal percorso», le parole utilizzate dall’esponente dell’esecutivo. Il Gal Titerno ha dunque un’occasione. Quella di dimostrare, coi fatti, che ragionare di “aree interne” è opzione possibile. Senza slogan, proclami o barbosi convegni per addetti ai lavori. Ma, al contrario, con azioni concrete e inclusive. Vedremo come andrà a finire.

di Giovanbattista Lanzilli