Bollo auto, la tassa odiata dagli automobilisti

La nota di Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento

La ventilata abolizione del bollo auto dovrà assicurare integralmente il gettito alle Regioni, come è stato fatto per la Tasi...

Benevento.  

La Uil Avellino/Benevento comunica che il Bollo Auto, nel 2015, ha assicurato alle casse delle Regioni oltre 6 miliardi di euro. Esso incide per l’11,7% del totale delle entrate delle imposte e tributi propri delle Regioni (IRPEF Regionale, IRAP, ARISGAM, ecc.), che equivalgono a 51,4 miliardi di euro. Nello specifico le tasse automobilistiche hanno assicurato lo scorso anno in Lombardia 849 milioni di euro (il 9% del totale del gettito dei tributi propri); nel Lazio 775 milioni di euro (il 9,4% del totale dei tributi propri); nel Veneto 595 milioni di euro (il 14% del totale del gettito dei tributi propri); in Emilia Romagna 550 milioni di euro (il 14,7% del totale dei tributi propri); in Piemonte 543 milioni di euro (il 10,8% del totale dei tributi propri); in Campania circa 398 milioni di euro (il 13,4 del totale dei tributi propri). E’ quanto emerge da un’analisi della UIL Servizio Politiche Territoriali che ha elaborato i Bilanci di previsione delle Regioni del 2015. Considerando il parco veicoli circolante in Italia, nel 2015 si sono pagati 147 euro in media l’anno per ogni veicolo circolante (autovetture, motocicli, ecc.).

In Toscana si pagano mediamente 189 euro l’anno per ogni veicolo circolante; nel Lazio 184 euro; nel Veneto 177 euro; in Emilia Romagna 173 euro; in Molise 172 euro. Mentre, in Sardegna mediamente ogni veicolo circolante ha pagato 86 euro; in Sicilia 100 euro; in Calabria 105 euro; in Campania 116 euro; in Val d’Aosta 128 euro.

“Come si vede – commenta Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento - si tratta di un bel gruzzoletto, a cui le Regioni, già alle prese con i tagli decisi dal Governo, dovrebbero rinunciare. Quindi, la ventilata abolizione del bollo auto dovrà assicurare integralmente il gettito alle Regioni, come è stato fatto per la Tasi. Altrimenti, sarebbe forte il rischio che, abolita una tassa odiata dagli automobilisti, ne spunterebbero altre come l’aumento dell’addizionale regionale IRPEF o delle accise sui carburanti”.

Redazione Bn