Servizio idrico a Castelpoto, tiene banco la questione

Il Comitato Provinciale per la Legalità e la Trasparenza scende in campo con azioni concrete

La nota del comitato per la trasparenza e legalità a firma del presidente Clemente Cecere Palazzo e di Pietro Di Lorenzo...

Benevento.  

"Il Comitato Provinciale per la Legalità e la Trasparenza  scende in campo con azioni concrete e questa volta a tutela dei cittadini di Castelpoto. La nota è a firma del presidente Clemente Cecere Palazzo e di Pietro Di Lorenzo. 

La questione riguarda una gravissima anomalia procedurale, con rilevantissime ricadute economiche negative per tutti i cittadini, in questo caso del Comune di Castelpoto, per quanto concerne la comunicazione trasparente sulla questione acqua potabile, che è un servizio pubblico essenziale."  

Ecco i fatti:

"Il 26 ottobre 2015 il CABIB (Consorzio Acque Bacini idrologici Beneventani)  avvisava i cittadini di Castelpoto che dal giorno 2 novembre la sede di Torrecuso sarebbe stata chiusa e  che tutte le pratiche relativealla gestione del servizio idrico integrato sarebbero state svolte presso la sede di Gesesa spa (Gestione Servizi Sannio).

Dopo avvenuta Aggregazione, con delibera del Consiglio Comunale di Castelpoto  n° 17 dell’ 8 aprile 2016  relativa al piano di razionalizzazione delle società partecipate, Il CABIB é stato riconosciuto Ente in cui è indispensabile la prosecuzione della partecipazione del Comune.

Tuttavia non compare sul sito del Comune di Castelpoto nessun Atto di aggregazione, nonostante il Comune sia socio CABIB (atto registrato in Benevento, il 16 ottobre 2009 n° 3747) e che su di essi ha l'obbligo  di sorveglianza gestionale, per Legge.

Inoltre sul sito Gesesa.it, nell’elenco delle tariffe per i Comuni-utenti, non compare il comune di Castelpoto, né sono rese pubbliche sul sito del CABIB le motivazioni giustificative della maggiorazione delle tariffe relative alla fatturazione inviata ai cittadini castelpotani dall’aggregato GESESA, i cui importi sono maggiorati rispetto alla precedente fatturazione CABIB.

Ad aggravare ulteriormente la situazione di grave incertezza e di disagio per tutti i cittadini,  va segnalata la completa latitanza del sindaco di Castelpoto Vito Fusco, il quale a parole si dice sorpreso per le tariffe maggiorate, e purtuttavia mantiene un comportamento gravemente irresponsabile non rispondendo alla chiamata pubblica fornitagli prima dal Comitato An.Te.Ca. e poi dalla minoranza consiliare che si è subito mobilitata. Infatti, la richiesta di incontro pubblico avrebbe orientato una cittadinanza  che adesso è spaesata e all’oscuro di quanto sta accadendo alle sue spalle e che ancora una volta  si sente colpita e defraudata.

Chiediamo che siano rispettate le regole fondamentali della Trasparenza, quelle ben definite dal Garante al quale ci appelliamo con una nota precisa sull’argomento.

Siamo a disposizione per ogni confronto anche pubblico sulla vicenda ed assicuriamo che questa storia non finisce qui." Fin qui la nota del comitato per la trasparenza e legalità a firma del presidente Clemente Cecere Palazzo e di Pietro Di Lorenzo. 

Redazione Bn