Regolamento e annullamento Festival, clima caldo all'Artistico

La protesta del Collettivo: "Sospesi per bottiglia acqua sui banchi e niente bagno fino alle 10"

Benevento.  

Questa mattina gli studenti del Liceo artistico di Benevento si sono riuniti per un sit-in per discutere di problemi che attanagliano l'istituto di via Tiengo. In particolare gli studenti hanno manifestato il loro dissenso per "un regolamento troppo severo e rigido che non consente a noi studenti di uscire nelle ore didattiche prima delle 10 neanche per andare in bagno oppure di non cambiare, come abitudine intrinseca della scuola, classe a seconda dell'orario scolastico".

Il Collettivo autonomo studentesco, inoltre, “denuncia”: “gli studenti vengono addirittura intimati di sospensione qualora abbiano una bottiglietta d'acqua sul banco. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, tuttavia, è stata l'annullamento del Festival dell'Arte che ormai da anni caratterizza il nostro Liceo. La manifestazione è stata infatti trasformata in un festival della cultura al quale aderiranno anche i Licei Classico e Scientifico. Noi studenti non contestiamo la sinergia che si verrebbe a creare allargando il Festival dell'Arte ad altre scuole, bensì la denaturazione dello stesso e il rischio che le attività artistiche possano essere ridimensionate in un contenitore più generico. Non ci auguriamo che il Festival della cultura rappresenti una mera occasione per accedere a finanziamenti economici maggiori ma che sia un'occasione di eclettismo culturale nel quale vengano risaltate le specificità artistico-culturali dei singoli istituti”.
Durante il sit-in non sono mancati momenti di concitazione dovuti, spiegano gli studenti del Collettivo, all'intervento della dirigente che avrebbe richiamato uno studente.

Per questi motivi gli studenti dell'Artistico hanno indetto un'assemblea nel cortile dell'Istituto nella quale “si è discusso di quanto la repressione e il voler conformare e omologare i vari istituti eliminando le varie specificità siano deleteri per gli studenti. Abbiamo poi sottolineato quanto non ci stesse bene del regolamento e fin quando le nostre ragioni non verranno ascoltate continueremo a scioperare e a far sentire la nostra voce”.