"Nuovo Isee, tempi duri per i furbetti"

La nota di Fioravante Bosco (Uil Av-Bn)

Benevento.  

La Uil Avellino/Benevento comunica che nel 2015 le famiglie che hanno presentato una Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) a fini Isee sono state 4 milioni e 165 mila, per un totale di oltre 13 milioni di persone, il 21% della popolazione residente. A rilevarlo è il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che ieri ha fatto il punto sulle Dsu inviate lo scorso anno, il primo in cui trovava applicazione il nuovo Indicatore della situazione economica equivalente. Più in particolare, gli italiani che per ottenere sconti fiscali dichiarano di possedere “nulla”, sono scesi drasticamente, passando dal 70% al 14% nel 2015 (nel Mezzogiorno da quasi il 90 al 20%). Merito, secondo il Ministero di un indicatore molto più veritiero, in cui i redditi non sono più autodichiarati, ma rilevati direttamente presso l’anagrafe tributaria. Il nuovo Isee, alla cui definizione i sindacati hanno dato un rilevante contributo, funziona e stabilisce criteri di maggiore equità e giustizia nell’accesso alle prestazioni sociali. “I dati diffusi oggi dal Ministero del lavoro – dichiara Fioravante Bosco (Uil Av/Bn) - dimostrano, infatti, che il nuovo Isee ha cominciato a evitare che l’accesso alle prestazioni sociali agevolate continuasse ad andare ai furbetti e agli evasori, rendendo più credibile e selettivo lo strumento, soprattutto grazie al sistema dei controlli sui patrimoni. Dopo questo primo anno di applicazione rimangono alcuni punti da migliorare, che la UIL ha più volte sollecitato: bisogna affrontare in maniera risolutiva la questione della disabilità, rendere più equo il meccanismo per alcune tipologie familiari, in particolare quelle dei pensionati soli, e rivedere i criteri che regolano il peso della prima casa sull’Isee”.

Redazione