"Favoreggiamento prostituzione", processo ad un pensionato

Ulteriori sviluppi dell'indagine sulla violenza mai avvenuta ai danni di una donna a Cusano

Benevento.  

E' accusato di aver favorito la prostituzione di una donna che avrebbe contattato per farle avere rapporti sessuali a pagamento, nella sua abitazione, con quattro persone. E' per questo che Francesco Biondi (avvocato Giuseppe Massarelli) , un 72enne di Cusano Mutri, è stato spedito a giudizio dal gup Roberto Melone. Si tratta dell'ulteriore sviluppo di una vicenda che qualche settimana fa ha fatto registrare il patteggiamento (pena di 11 mesi e 10 giorni) di una 33enne estetista napoletana (parte offesa, con l'avvocato Monica Del Grosso, nel capitolo che riguarda Biondi) che nell'aprile 2015 aveva determinato, con la sua denuncia, l'arresto dell'allora 70enne, di un 29enne di Cusano, un 24enne, un 27enne ed un 36enne di Alife e Baia e Latina, in provincia di Caserta, perchè sospettati di una violenza sessuale di gruppo ai suoi danni.

Secondo la ricostruzione operata all'epoca, lei si era presentata ai carabinieri ed aveva spiegato di essere arrivata a Cusano Mutri per un incontro di lavoro. Appuntamento nell'abitazione di Biondi, diventata poi il teatro – aveva continuato – degli abusi che sarebbe stata costretta a subire da quattro giovani che sarebbero comparsi all'improvviso. Lei aveva urlato ed era riuscita a fuggire. L'attività investigativa era sfociata nell'arresto delle cinque persone – tutte ai domiciliari – , che erano immediatamente tornate in libertà dopo l'udienza di convalida dinanzi al gip Gelsomina Palmieri, al quale avevano offerto la loro versione, respingendo ogni addebito. I quattro giovani avevano sostenuto di aver avuto con lei un rapporto in cambio di soldi, mentre Biondi aveva precisato di aver soltanto contattato l'allora 31enne, che, da parte sua, ha sempre affermato di non aver incassato il denaro perchè le era stato portato via da qualcuno.

Il prosieguo dell'inchiesta aveva consentito di far emergere una diversa prospettazione dei fatti che si era tradotta nell'addebito di calunnia a carico della donna, per aver accusato i quattro giovani, sapendoli innocenti, di aver abusato di lei; e, per Biondi, in quello di favoreggiamento della prostituzione. Un'accusa al centro di un processo che inizierà il 30 giugno.