Termini di custodia scaduti, in libertà Cavoto e Vonella

A maggio sono stati condannati per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso

Montefalcone di Val Fortore.  

Vanno rimessi in libertà perchè sono scaduti i termini di custodia cautelare, avevano chiesto i loro difensori.. La Corte di appello di Potenza ne ha accolto le motivazioni ed ha revocato gli arresti domiciliari a Daniele Cavoto, 31 anni, e Francesco Vonella, 30 anni, di Montefalcone Valfortore (sono assistiti dagli avvocati Vincenzo Sguera, Stanislao Lucarelli e Mario Verrusio), che nello scorso maggio sono stati condannati a 5 anni per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

L'accusa, contestata anche ad un terzo sannita, assolto, e ad altre cinque persone, anche loro condannate, era contenuta nell'ordinanza di custodia cautelare, eseguita nel dicembre 2014, adottata in un'indagine della Dda di Potenza sulla pretesa di cui sarebbe rimasto vittima un imprenditore di Matera. Al quale, secondo gli inquirenti, sarebbe stato 'chiesto' un milione di euro, in rate da centomila euro, per ''saldare'' il debito contratto negli anni '80 con la cupola statunitense dei Gambino.

I nomi di Brillante e Vonella, come si ricorderà, erano rimbalzati all'onore delle cronache anche nel febbraio 2014, nell'inchiesta, denominata New Bridge, diretta dalla Dda di Reggio Calabria e centrata su un 'giro' di droga tra Stati Uniti e Italia. Il processo si è concluso nel novembre del 2016 con la loro assoluzione dall'accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e la condanna – 1 anno e 6 mesi - per associazione per delinquere, dopo la riqualificazione dell'iniziale imputazione di stampo mafioso.

(foto tratta da potenzanews.it)

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