Omicidio Rosiello, sentenza a fine ottobre. Forse

La Corte si è riservata la decisione sulla perizia su una pistola chiesta dalla difesa di Messina

Benevento.  

Se il programma sarà rispettato, arriverà il 31 ottobre la sentenza del processo a carico di Paolo Messina, 35 anni, di Benevento, imprenditore termoidraulico, reo confesso dell'omicidio di Antonello Rosiello, 41 anni, anch'egli della città, imprenditore nel settore della pasta, ammazzato in via Pisacane, al rione Libertà, nelle prime ore del 25 novembre 2013.

In quell'udienza sono previste le arringhe dell'avvocato Vincenzo Regardi, uno dei legali di parte civile, e dell'avvocato Angelo Leone, difensore di Messina, a conclusione di una discussione che inizierà l'11 ottobre con la requisitoria del pm Miriam Lapalorcia e gli interventi degli avvocati Vincenzo Sguera e Massimiliano Cornacchione, per le parti civili. Esiste però un margine di incertezza legato ad una circostanza: la decisione della Corte di Assise di procedere, come stabilito a luglio, alla perizia chiesta dall'avvocato Leone, che oggi ha insistito in tal senso, per individuare l 'eventuale presenza su una pistola calibro 9x21 delle impronte digitali della vittima

Si tratta di una delle due armi sequestrate all'epoca dalla Squadra mobile: non la 38 che aveva fatto fuoco, che Messina aveva gettato con un borsello al di là della recinzione della sua abitazione, ma della pistola – entrambe, aveva ammesso l'imputato, erano state ripulite - rinvenuta nell'auto dell'allora 31enne. Nell'appuntamento odierno in aula il Pm ha esibito una consulenza che, curata dalla Scientifica di Napoli nel marzo 2014, aveva escluso l'esistenza, appunto, di impronte. Con una relazione sulla quale saranno chiamati a deporre, l'11 ottobre, gli operatori che l'hanno redatta. Solo all'esito della loro testimonianza, quando sarà chiaro se gli accertamenti sono stati eseguiti in modo completo, la Corte si pronuncerà sulla possibilità di disporre comunque la perizia.

Esp