Mandati pagamento Asl: nel processo, forse, anche Rossi

Il giudizio per l'ex manager per il caso Sanit potrebbe essere riunito a quello principale

Benevento.  

Una prima tranche si è conclusa alcuni giorni fa con l'assoluzione di un imputato e la dichiarazione di intervenuta prescrizione delle accuse di truffa e falso per altri due. Uno di loro - Felice Pisapia, ex direttore amministrativo- compare anche nel processo relativo al filone principale dei mandati di pagamento, quello iniziale dell'inchiesta sull'Asl. Con lui, nella lista degli imputati, Federico Russo, 71 anni, di Torre Annunziata, all'epoca dirigente dell’Unità operativa Farmaceutica dell’Asl; Michele Galietta, 40 anni, di Melizzano, ex amministratore di diritto della società ‘Migapi Soluzioni srl’; Ercole Nittolo, 46 anni, di Aiello, in provincia di Avellino, amministratore di fatto della ‘Matrix srl’; Antonio Ionno, 52 anni, di Molinara, amministratore di diritto delle società ‘Gerim A di Ionno Antonio &C sas’ e ‘New Center sas’; Giovanni Rocco Cirocco, 61 anni, di Molinara, amministratore di fatto delle società ‘Gerim A di Ionno Antonio &C sas’ e ‘New Center sas’; Giovanni Sgueglia, 48 anni, di Santa Maria Capua Vetere, amministratore di diritto della ‘Admin Group’; Giulio Carpinelli, 51 anni, di San Marco dei Cavoti, già rappresentante legale della Modisan, che si era dimesso dalla carica dopo un avviso di garanzia che gli era stato notificato nel gennaio 2013; Angelo Piteo, 55 anni, amministratore di fatto della 'Modisan', di San Marco dei Cavoti, domiciliato a Termoli.

Le accuse: truffa, peculato (solo per Pisapia e Russo), tentata truffa (solo per Pisapia, Piteo e Carpinelli). Nel mirino 1 milione e 400mila di euro che l'Asl avrebbe sborsato a sei società tra giugno 2009 e aprile 2012 per prestazioni che non sarebbero mai state eseguite o lo sarebbero state solo parzialmente. Le cifre: 73.450 euro per la ‘Migapi’; 112.350 per la ‘Matrix’; 33.600 euro per la ‘Gerim’; 72mila per la ‘Admin Group’, 391.853 per la ‘New Center’; 665.068 per la Modisan.

Sono impegnati nella difesa gli avvocati Vincenzo Regardi, Angelo Leone, Vincenzo Sguera, Elio D'Aquino, Giuseppe Saccone, Camillo Cancellario, Carlo De Stavola, Domenico Rossi, Guglielmo Ventrone. Per l'Asl, parte civile, l'avvocato Roberto Prozzo

Questa mattina era in programma un'udienza riservata all'esame di uno degli investigatori della guardia di finanza, che ha però risposto alle domande del pm Flavia Felaco solo rispetto ad un paio di capi di imputazione. Tornerà in aula il prossimo 30 novembre, quando a questo processo potrebbe essere riunito, come chiesto dagli avvocati Regardi e Leone, quello a carico dell'ex direttore generale dell'Asl Michele Rossi (avvocato Roberto Prozzo), rinviato a giudizio per truffa e falso dopo l'imputazione coatta decisa dal gip Flavio Cusani, che nella stessa occasione aveva invece ordinato l'archiviazione di altre sei posizioni.

I fatti contestati a Rossi riguardano le vicende Sanit e Modisan, le due società che gestivano il servizio 118 in associazione temporanea. La prima aveva denunciato di essere stata messa in difficoltà attraverso il ritardo nel pagamento delle fatture, a favore della stessa Modisan. Vicende a cavallo, dunque, tra il troncone dei mandati di pagamento e quello politico dell'indagine, per il quale sono già a giudizio – a gennaio il prossimo appuntamento – sette persone; tra loro la parlamentare Nunzia De Girolamo. Se scatterà l' accorpamento dei due processi, Rossi figurerà come imputato dopo aver innescato con la sua denuncia nel 2012 l'attività investigativa.

Esp