Lei 15, lui 14 anni: scomparsi da 4 giorni. Appello

Ore di angoscia per due ragazzini di San Giorgio del Sannio e Mirabella Eclano

Benevento.  

(f.f.) - Lei, Giovanna Conte, ha 15 anni ed è di San Giorgio del Sannio. Ha delle ciocche di capelli colorate di verde, molto evidenti. Lui, Michael Giusto, ne ha 14, ed è nativo di Mirabella Eclano, in provincia di Avellino. Sono fuggiti. Insieme. Da quattro giorni. Dopo essersi inutilmente rivolti alle forze dell'ordine per essere aiutati, la madre di lei, Anna Conte, e il compagno, Augusto Tranfaglia, d'intesa con Carmine Giusto, il papà del ragazzo, hanno deciso di rompere ogni indugio rivolgendo un appello ai ragazzi.

Perché tornino, perché ripensino a questa follia di voler lasciare gli affetti veri, la scuola, la propria casa, per andare in cerca di un futuro insieme. L'amore, la felicità: cose grandi e importanti a ogni età, macigni da affrontare quando ci si affaccia appena alla vita e ai suoi rischi, ai suoi pericoli.

L'appello è a lei, a Giovanna, ragazza forte e decisa. Non condizionabile. Certamente non una reazione al banale litigio avuto con la mamma, poche ore prima di allontanarsi. La fuga, nottetempo, era stata preparata. Meditata. Il 14enne era già in attesa sotto casa quando lei, senza prendere uno spillo delle sue cose, si è allontanata mentre i genitori dormivano.

L'appello, deciso e accorato, è anche rivolto a lui, a Michael, che nonostante l'età qualche decisione azzardata l'ha già presa e ne sta scontando le conseguenze: si fermasse a riflettere sulle scorciatoie, sui pericoli che fa correre a Giovanna frequentando persone che pochi scrupoli si farebbero su due ragazzini in fuga, facendone pagare soltanto a loro prezzi altissimi. 

Per questo sono giorni di angoscia e di preoccupazione per le due famiglie. Il pensiero è vederli tornare, incolumi, al più presto. Solo quello. Ogni altra valutazione, spiegano Anna e Augusto, apparterrebbe al passato, alle cose da buttarsi alle spalle. I carabinieri di Avellino e Benevento hanno potuto fare ben poco. Giovanna ha lasciato il cellulare a casa. Michael ha spento il suo dopo poche ore dalla fuga. Le celle che agganciano gli smartphone li hanno localizzati la sera del 14 otttobre scorso presso la stazione di Napoli. Da quel momento tutto tace. Gli amici dei ragazzi, quelli veri, quelli che si preoccupano per cose che potrebbero accadere, hanno raccontato solo in parte il piano organizzato dai due fuggitivi. L'idea era quella di prendere contatti con un amico cinese, un ragazzino che viveva con la famiglia a Mirabella Eclano prima di trasferirsi, raggiungendolo a Prato. Poi, con lui, attraverso non si sa cosa, organizzare la sopravvivenza. Si spera con un lavoro. Ma di questi tempi chi dà un lavoro a due ragazzini, fuggiti di casa e pure minorenni? Si teme qualche iniziativa improvvida, magari a prima vista facile e veloce: gli inciampi che a 14 anni non valuti fino in fondo.

Giovanna e Michael tornate. Tutto si aggiusta.

Chiunque abbia notizie chiami i carabinieri, contatti la famiglia di Giovanna (345/8521300) in redazione (0824/54566).