Moto su processione, bimba morta: sentenza a febbraio

Nel 2014 l'incidente a S. Nicola Manfredi. Piccola era nel grembo madre, ferita con altro figlio

San Nicola Manfredi.  

Il giudice Sergio Pezza ha acquisito, con il consenso delle parti, gli atti del fascicolo del Pm ed ha rinviato al 6 febbraio la discussione e la sentenza del processo a carico di Andrea Francesca (avvocati Angelo e Flavio De Nicolais) 28 anni, di San Giorgio del Sannio, e Francesco Verdile (avvocati Carmen Esposito e Roberto Verusio), 58 anni, comandante dei vigili urbani di San Nicola Manfredi, rinviati a giudizio, a vario titolo, per omicidio colposo e lesioni colpose.

Accuse contestate nell'indagine dei carabinieri della Stazione di San Giorgio del Sannio, centrata anche sul rispetto delle norme sulla sicurezza e la presenza della segnaletica, sul terribile incidente accaduto la sera dell'8 giugno del 2014. Quando – secondo la ricostruzione dei fatti operata all'epoca -la moto Ducati guidata da Francesca aveva investito, dopo un dosso, e nonostante una frenata, alcuni dei fedeli che stavano partecipando alla processione in onore della Madonna dei Campi, alla contrada Montebello di San Nicola Manfredi, lungo la strada che dall'Appia conduce ad Apice.

Tra loro Maria, incinta al settimo mese, che era stata sbalzata sull'asfalto con un figlio undicenne. Il piccolo era stato centrato ad una gamba, la mamma aveva battuto la testa e subìto gravi lesioni al bacino e agli arti inferiori. Erano stati trasportati al Rummo, al pari di una coppia ed una 48enne, anche loro ricoverati.

Le condizioni di Maria, originaria di Montefusco, erano apparse particolarmente critiche, per questo i medici avevano deciso di far venire al mondo la bimba che teneva in grembo. La terzogenita della coppia, che avevano chiamato Giulia. La piccola non ce l'aveva però fatta, a distanza di alcune ore il suo cuoricino aveva smesso di battere per le lesioni riportate quando la madre era stata travolta dal mezzo. Un dato emerso nel corso dell'autopsia eseguita dai professori Fernando Panarese e Achille Tolino, alla quale aveva preso parte il dottore Emilio D'Oro, consulente della famiglia, che, assistita dall'avvocato Sergio Rando, è già stata risarcita e non si è costituita parte civile nel giudizio.

Esp