"Damiano non mi ha costretto a chiedere i voti per lui"

'Mani sulla città', ascoltato un residente di Cardoncelli per alcuni lavori sulla strada comunale

Benevento.  

“L'ho già detto, lo ribadisco: nessuno mi ha costretto a chiedere i voti per Aldo Damiano in occasione delle elezioni del 2011. L'ho fatto spontaneamente, come segno di gratitudine nei confronti dell'assessore che aveva ascoltato la mia richiesta di risoluzione di un problema segnalato al Comune nell'ottobre 2009: le condizioni di quella strada, danneggiata da un'abbondantissima pioggia”.

Nessun dubbio, anche se nel 2012 aveva sottoscritto una condizione di costrizione nel verbale redatto dalla Digos, per un residente a contrada Cardoncelli ascoltato questa mattina nel processo denominato Mani sulla città, nato da un'inchiesta del sostituto procuratore Antonio Clemente (in aula il pm Francesca Saccone) e della Digos su appalti e forniture di beni e servizi di Palazzo mosti. Ha risposto alle domande del Pm, del legale di parte civile (l'avvocato Valeria Crudo, delegata dal dirigente del settore legale comunale, Enzo Catalano, dopo la rinuncia dell'avvocato Vincenzo Sguera) e dell'avvocato Angelo Leone, che con la collega Grazia Luongo assiste Damiano.

Leone, in particolare, ha soffermato la sua attenzione sul contenuto di una telefonata nella quale il 13 maggio 2011, aveva riferito all'epoca il teste, Damiano lo aveva ringraziato per il suo impegno. “Strano che lo abbia fatto prima che si tenesse l'appuntamento con le urne, in programma il 15 ed il 16 maggio”, ha sottolineato il difensore, non senza una punta di malizia.

Subito dopo è toccato al titolare della ditta che aveva eseguito l'intervento nella zona, durante la campagna elettorale, sedersi dinanzi al Tribunale. Obiettivo: accertarne i rapporti con Damiano e le sue eventuali richieste. “Da me sono venuti un po' tutti a caccia di voti”, ha risposto l'imprenditore. E ancora: “Damiano? Potrebbe essere la persona che è al suo fianco”, ha replicato a Leone che gli ha domandato se fosse in grado di riconoscerlo tra quanti erano presenti nella 'Falcone-Borsellino'.

Due deposizioni precedute da quella del consigliere comunale Antonio Capuano, chiamato a riferire su una interpellanza presentata sul Puc e su alcuni lavori abusivi a Serretelle, e seguite dalle dichiarazioni spontanee dello stesso Damiano. Che ha precisato che la strada di Cardoncelli era comunale, e che era stato il residente a sopportare i costi (800 euro) per l'asfalto lungo il tratto di accesso alla sua abitazione. L'8 novembre la prossima udienza, interamente riservata al consulente dell'accusa, Papale.

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