Asl e registrazioni in casa De Girolamo, il gip decide

In Tribunale questa mattina gli avvocati Pecorella e Leone per una camera di consiglio

Benevento.  

 

Quale destino attende le registrazioni dell'ex direttore amministrativo dell'Asl Felice Pisapia nell'abitazione paterna della parlamentare Nunzia De Girolamo? Quali e quante di quelle conversazioni a più voci, definite dall'interessata “illecite ed inutilizzabili, saranno usate? Sono le domande che riempiono l'istanza, sulla quale ora dovrà pronunciarsi il gip Flavio Cusani, degli avvocati Gaetano Pecorella ed Angelo Leone: assistono la deputata, che nel gennaio 2014, dopo la pubblicazione del contenuto di alcuni stralci di quei colloqui, si era dimessa dall'incarico di ministro delle Politiche agricole.

I due legali erano questa mattina in Tribunale: quarto piano, dove hanno esposto le loro argomentazioni al giudice nel corso di una camera di consiglio. Poi un caffè al bar ed i saluti. Senza alcun commento con il cronista.Pecorella, ex parlamentare del Pdl, era già stato a Benevento il 5 marzo dello scorso anno, quando aveva depositato una memoria -esposto contro quelle “captazioni – le aveva bollate così - illegittime e penalmente rilevanti”.

Un'iniziativa finalizzata a chiedere di procedere – aveva affermato all'epoca - nei confronti di chi “ha effettuato le captazioni illecite per portarle all'esterno, di coloro che le hanno fornite a giornali e tv e di quanti le hanno diffuse”. Punto di partenza “la tutela della privacy, che è ancora maggiore per una parlamentare”, aveva poi aggiunto. Spiegando che “quelle captazioni non possono in alcun modo essere una prova perchè sono illecite. Ed un processo non può essere fatto con prove che sono reato”. Quale? “Il 615 bis del Codice penale”. Interferenze illecite nella vita privata. Un modus operandi “con finalità politiche – aveva concluso -, per creare un caso e coprire il vero oggetto dell'inchiesta”.

Come è ormai noto, il “caso” ruota attorno ai colloqui fissati dalla memoria del telefonino di Pisapia, relativi ad incontri, datati estate 2012, tra De Girolamo, che ha sempre respinto qualsiasi sospetto sul suo conto, il management dell'Asl e due collaboratori della deputata, tutti indagati. Stralci di conversazioni dedicate alla gara per il 118, ai rapporti con il Fatebenefratelli (la storia del cambio di gestione del bar), alla dislocazione delle sedi Asl sul territorio, ad un sequestro di latticini. Temi al centro di uno dei tre filoni dell'inchiesta sull'Azienda sanitaria.

Enzo Spiezia