C'è chi non ha più trovato poche centinaia di euro, e chi, al contrario, ne ha visti sparire migliaia. Decine e decine di vittime. Tutte costrette a fare i conti con l'improvvisa scomparsa di somme di denaro dal proprio conto corrente. Soldi indebitamente prelevati per operazioni mai compiute. Usando i dati della propria carta di credito.
Tantissime le denunce presentate in Questura – tre nella sola giornata di ieri -, praticamente identico il racconto di chi si accorge, spesso in modo del tutto casuale, che qualcuno si è impossessato, per adoperarli, dei dati personali. Un fenomeno che ovviamente non riguarda soltanto la nostra provincia, senza soluzione di continuità. Nonostante gli inviti ad una maggiore attenzione ripetutamente lanciati dalla polizia postale a coloro che frequentano la rete: mai rispondere ad e-mail con cui si chiedono password e coordinate bancarie; occhi aperti, negli acquisti on line, al momento di inserire le credenziali delle carte di credito, con il consiglio, se la transazione non è ok, di abbandonare l’operazione.
Sempre più sofisticate – spiegano coloro che indagano - le tecniche di clonazione, con i codici che vengono rubati attraverso l’installazione, illegale, di programmi spia nei computer delle vittime; mediante richieste di informazioni apparentemente provenienti dalla banca emittente la carta di credito; tramite siti ‘civetta’ di vendita online.
Esp
