Accusato di molestie sessuali, il docente resta in silenzio

Si è avvalso della facoltà di non rispondere il prof del Conservatorio arrestato dalla Mobile

Benevento.  

E' rimasto in silenzio per una scelta difensiva. Si è avvalso della facoltà di non rispondere al gip del Tribunale di Torre Annunziata, dinanzi al quale è comparso questa mattina per rogatoria del giudice Roberto Melone, che aveva disposto per lui gli arresti domiciliari, il 46enne docente di pianoforte del Conservatorio Nicola Sala, residente in provincia di Napoli, arrestato venerdì dalla Squadra mobile con l'ipotesi di reato di molestie sessuali ai danni di sette allieve.

Assistito dall'avvocato Claudio Lanzotti, che nelle prossime ore depositerà il ricorso al Riesame, B.M è apparso sereno. In attesa – spiega il suo legale – delle valutazioni che la magistratura di Benevento farà rispetto alle accuse che gli sono state mosse. Addebiti pesanti, relativi a fatti che sarebbero iniziati alla fine di gennaio. Al centro di un'attività investigativa condotta per un paio di mesi dagli agenti della seconda sezione della Mobile, e supportata dalle denunce delle presunte vittime.

Sette studentesse dell'istituto musicale che avevano raccontato – e in precedenza avevano fatto altrettanto con la dirigenza del Conservatorio, che aveva immediatamente interessato la Procura – di essere diventate il bersaglio delle 'attenzioni' del professore, che le avrebbe toccate e palpeggiate in corridoio o in aula. Una vicenda tutta da definire, che ha comunque avuto un impatto inevitabilmente forte sull'opinione pubblica.

Enzo Spiezia