Accusato di essere un falso invalido, anziano prosciolto

La decisione del gup Cusani per un 80enne di Apice che ha una protesi ad una gamba

Benevento.  

Due stampelle per camminare. Aiutato da un figlio. Ieri mattina era al quarto piano del palazzo di giustizia. In attesa di sapere se avrebbe dovuto o meno affrontare un processo. Che non ci sarà. Perchè il gup Flavio Cusani ha dichiarato di non doversi procedere, perchè il fatto non sussiste, nei suoi confronti. Era imputato di truffa ai danni dello Stato l'80enne di Apice (è stato difeso dall'avvocato Alberto Mignone), che ha finalmente visto scritta la parola fine sulla sua vicenda. Per due anni ha gridato al mondo l'estraneità ai fatti che gli erano stati contestati, ad un'accusa che ha sempre ritenuto infondata. Era stato chiamato in causa da un'indagine della guardia di finanza che risale al 2013. Un'inchiesta sui falsi invalidi. Ce ne sono tanti, certamente non lui che ha una protesi ad una gamba. I militari lo avevano notato scendere da una motocarrozzetta per portatori di handicap ed avviarsi, dopo aver lasciato per un attimo le stampelle, verso un terreno, per un impellente bisogno fisiologico. Ad aprile di quell'anno gli erano stati sequestrati 23mila euro, i risparmi depositati sul conto corrente, e gli erano state sospese la pensione e l'indennità di accompagnamento che percepiva. Il sostituto procuratore Giovanni Tartaglia Polcini, che all'epoca dirigeva l'attività investigativa, aveva chiesto l'archiviazione della sua posizione dopo aver valutato le conclusioni alle quali era giunto il consulente tecnico d'ufficio, il professore Fernando Panarese, al quale aveva affidato l'incarico di visitare il pensionato, giudicato invalido al 100%. Di diverso avviso il gip Roberto Melone, da qui l'esercizio dell'azione penale e la richiesta di rinvio a giudizio. Non accolta dal giudice Cusani, che ha restituito l'anziano, finalmente, alla serenità. Il fatto non sussiste, ha sentenziato. Riconsegnandogli anche i suoi soldi.

di Enzo Spiezia