Avevano manifestato dinanzi al carcere: scatta l'archiviazione

Alcuni sindacalisti della polizia penitenziaria erano stati querelati dalla direttrice del carcere

La manifestazione era scattata il 3 settembre del 2014. Gli agenti avevano lamentato la cronica carenza di organico e si erano battuti pubblicamente per la tutela dei diritti degli operatori della polizia penitenziaria

Benevento.  

Erano stati denunciati per aver manifestato dinanzi al carcere di Benevento. Ora il giudice per le indagini preliminari, Flavio Cusani ha accolto la richiesta del pm Patrizia Rosa ed ha archiviato la posizione di alcuni agenti della polizia penitenziaria e rappresentanti sindacali di Cgil, Uil e Sinappe “colpevoli”, secondo la querela che era stata presentata dalla direttrice del carcere di Benevento, Marialuisa Palma, di aver “manifestato pubblicamente e legittimamente in data 3 settembre 2014, nello slargo antistante l’istituto di pena sannita”.

Ad annunciare l'archiviazione dell'inchiesta, con una nota, sono stati gli stessi sindacalisti che da tempo conducono una battaglia “per la tutela dei diritti degli operatori penitenziari, esasperati dalle molteplici problematiche lavorative e criticità fattuali”. In quei mesi di agitazione, che peraltro continuano ancora, le sigle sindacali ricordano “che i rappresentanti Cgil, Uil e Sinappe avevano chiesto ed ottenuto in data 01.10.2014 un incontro col Prefetto di Benevento, Paola Galeone, per dare voce ed anima alla situazione che stava illo tempore delegittimando il Corpo della Polizia Penitenziaria: in tale sede il Prefetto Galeone, in primis “si impegnava ad inviare una nota diretta a richiamare l’attenzione alla direttrice della locale Casa Circondariale e del Provveditore del Dipartimento dell’Amministrazione sulle problematiche segnalate”, come testé si legge nella nota n°0005955 del 19.02.2015 a firma del Capo di Gabinetto della Prefettura di Benevento”.

“Con l’archiviazione - hanno affermato l’avvocato Patrizia Salierno, difensore di Giuseppe Caporaso della Cgil, e l’avvocato Giancarlo Caporaso, legale dei rappresentanti Sinappe - la giustizia ha trionfato in questa assurda vicenda giudiziaria il cui epilogo non poteva trovare scorcio migliore per gli indagati, nonché per tutti coloro che fanno parte di questo glorioso corpo, i cui vertici istituzionali devono garantirne il prestigio e non invece farne tacere la voce”.   

redazione