Revisione della patente per multe mai prese

La denuncia: La fotocopia della mio documento firmata in verbali per infrazioni mai commesse

Benevento.  

Le cronache sono piene di storie che, apparentemente con i tratti della banalità, hanno invece avuto sviluppi imprevedibili, che sembravano in partenza impossibili. Quella che vi raccontiamo potrebbe essere una di queste. Parla di multe e punti detratti dalla patente. Argomenti scivolosi, con implicazioni che molto spesso si rivelano insidiose. Ne sanno qualcosa coloro che erano stati chiamati in causa nel 2008 dall'inchiesta che aveva investito l'Udeur. Un'inchiesta nata dall'intercettazione di una conversazione dedicata ad una... contravvenzione.

L'indagine che potrebbe avviare la Procura di Benevento è invece centrata sulla denuncia presentata da un 46enne. Abita nel casertano, una ventina di giorni fa la Motorizzazione del capoluogo di Terra di lavoro gli ha notificato il procedimento amministrativo per la revisione della patente di guida. Il motivo? E' un automobilista eccessivamente indisciplinato, per tre volte lo scorso anno ha violato le norme del Codice della strada, e in ogni occasione il suo titolo è stato ovviamente alleggerito dei relativi punti. Insomma, 'beccato' tre volte nell'arco di dodici mesi.

Lui è caduto dalle nuvole. “Tre multe, e quando?”, si è ripetutamente chiesto. Di certo ricordava soltanto di aver ricevuto alcuni mesi prima, nel 2014, una telefonata con la quale il dipendente di una ditta caudina, per la quale occasionalmente effettua dei trasporti, lo aveva informato di una infrazione commessa durante un viaggio di lavoro, rilevata dai vigili urbani di un centro della provincia di Caserta. Ecco perchè il suo interlocutore gli aveva chiesto i dati della patente, così da chiudere il caso attraverso il pagamento della sanzione. Lui, nonostante non fosse affatto sicuro di essere stato davvero il responsabile della stessa infrazione, aveva comunque fornito una copia della patente.

Credeva che tutto fosse finito lì, ma non era così. L'ha capito quando ha raggiunto gli uffici competenti, con l'obiettivo di farsi spiegare perchè mai fosse in corso la procedura di revisione a suo carico. Ha pensato ad un errore, può sempre capitare. Ha invece scoperto, suo malgrado, che, accanto a quello relativo all'episodio che gli era stato comunicato ed addebitato, c'erano infatti altri due verbali , ai quali era allegata la copia, firmata, della sua patente, riguardanti altrettanti veicoli intestati a persone che non conosceva, con le quali non aveva avuto mai rapporti. In pratica: auto con un diverso proprietario ed un unico conducente al quale era stata contestata la doppia violazione.

Un falso, a detta del 46enne, che nella denuncia sostiene anche che l'impiegato della ditta aveva ammesso di aver sottoscritto lui, senza alcuna autorizzazione dell'interessato, la copia che gli era stata lasciata per definire la prima violazione. E le altre? In che modo gli altri due automobilisti avevano potuto usufruire della fotocopia, autografata, della sua patente? Da qui la scelta di rivolgersi, assistito dall'avvocato Ettore Marcarelli, alla Procura sannita, competente sul territorio caudino, dove tutto è iniziato, per chiedere di far luce sull'intera vicenda. Un falso dietro l'altro, un meccanismo che ha avuto come conseguenza la decisione della Motorizzazione, a sua volta indotta in errore, di procedere alla revisione della patente. Vabbè una multa, ma tre sono davvero.... troppe.

Enzo Spiezia