Uso auto servizio vigili urbani, chiesti 4 rinvii a giudizio

Inchiesta per peculato diretta dal pm Giammarino, il gup decide a novembre

Benevento.  

A maggio l’archiviazione di tre posizioni, ora le richieste di rinvio a giudizio. Appuntamento in programma il 2 novembre dinanzi al giudice dell’udienza preliminare, che dovrà decidere se spedire a processo, come ha proposto il sostituto procuratore Nicoletta Giammarino, o prosciogliere i tre agenti della polizia municipale di Benevento e l’ex comandante Francesco Delvino, all’epoca appartenente al Corpo di Massa. Tutti sono stati chiamati in causa a vario titolo in un’inchiesta per peculato, centrata su fatti risalenti al periodo che va da giugno a novembre 2010. E che riguardano l’uso che sarebbe stato fatto delle auto di servizio.

Nel mirino degli inquirenti è finita la deviazione, datata 18 settembre 2010, del tragitto di rientro a Benevento da Rimini, dove si erano svolte le 'Giornate di studio sulle polizie locali”, per accompagnare Delvino a casa, in Puglia. Un episodio contestato, otre che allo stesso Delvino, a due agenti. Attenzione puntata, inoltre, sul presunto utilizzo delle vetture in dotazione ai vigili urbani per prelevare a casa ed accompagnare in giro, anche a far spesa, alcuni familiari di uno degli imputati.

Quest’ultimo avrebbe in un caso (1 settembre 2010) chiesto di farlo ad una collega, mentre nell’altro (22 settembre) avrebbe agito da solo. Per lui, infine, anche un’accusa di truffa rispetto alla timbratura del badge che sarebbe avvenuta all'uscita ma non all'ingresso in ufficio, e alla presunta assenza di segnalazioni di allontanamento dall'ufficio o dal servizio. Un quadro, quello disegnato dalla Procura, che gli interessati respingono, convinti di aver sempre rispettato le regole.

La parola passa ora al gup, che dovrà pronunciarsi dopo aver vagliato le argomentazioni che offriranno i difensori: gli avvocati Angelo Leone, Roberto Pulcino, Alessandro Barbieri e Antonio Caroscio.

Enzo Spiezia