Si può perdere il lavoro, non la vita mentre si lavora

Domani l'autopsia dell'operaio di Apollosa travolto da una frana

Apollosa.  

Sarà eseguita domani al Rummo dal dottore Vincenzo Migliorelli, che riceverà l'incarico dal sostituto procuratore Assunta Tillo, l'autopsia di Pietro P, 5o anni, l'operaio morto ieri mattina, ad Arpaia, in un incidente sul lavoro. Travolto da una frana che si era aperta, quando il terreno aveva ceduto, mentre stava eseguendo un intervento di allargamento della rete fognaria. Una tragedia che ha fortamente scosso l'opinione pubblica.

Un dramma che ha messo la parola fine sull'esistenza dell'uomo, residente ad Apollosa, sposato e padre di due figli: il più grande ha vent'anni. Pietro era dipendente di un'impresa di San Martino Valle Caudina, è lui la vittima di un fenomeno - quello delle cosiddette morti bianche - che, pur non avendo più le dimensioni osservate, purtroppo, in passato, continua a  seminare dolore. A sconvolgere le famiglie. A ricordarci che a cinquant'anni si può, purtroppo, perdere il lavoro, ma non si può perdere la vita mentre si fa di tutto per conservarlo.

Enzo Spiezia