Asl e registrazioni De Girolamo, il giudice non decide

La Procura non ha trasmesso il fascicolo, nuova camera di consiglio a ottobre

Benevento.  

Ancora un rinvio, ancora per lo stesso motivo. Non può decidere sul destino di quelle registrazioni perchè non ha a disposizione il fascicolo, che la Procura non gli ha trasmesso perchè l'indagine è ancora in corso. Ecco perchè, dopo la discussione dell'avvocato Angelo Leone, il gip Flavio Cusani ha fissato al 21 ottobre, pochi minuti fa, una nuova camera di consiglio su uno dei filoni dell'indagine sull'Asl, diretta dai sostituti procuratori Nicoletta Giammarino e Flavia Felaco ed affidata ai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria.

E' quello centrato sulle registrazioni operate dall'ex direttore amministrativo dell'Asl Felice Pisapia nel corso di due incontri nell'estate 2012 nell'abitazione paterna della parlamentare Nunzia De Girolamo. Presenti il management al completo, l'allora deputata Pdl e due collaboratori, tutti sott'inchiesta. Conversazioni dedicate alla gara per il 118, ai rapporti con il Fatebenefratelli (la storia del cambio di gestione del bar) e le strutture convenzionate, alla dislocazione delle sedi Asl sul territorio.

La camera di consiglio si è resa necessaria dopo un'istanza degli avvocati Gaetano Pecorella e, appunto, Leone, finalizzata a conoscere l'uso che si intende fare (quali e quante di esse) di quelle registrazioni. La pubblicazione nel dicembre 2013 di alcuni stralci dei colloqui aveva scatenato un'ondata di polemiche che aveva investito De Girolamo, all'epoca ministro delle Politiche agricoli. Intervenendo alla Camera il 17 gennaio 2014, l'esponente del governo guidato da Enrico Letta aveva respinto qualsiasi sospetto sul suo conto, rispedendo al mittente l'ipotesi di aver condizionato l'attività dell'Asl; spiegando la motivazione di quelle riunioni e rilanciando la tesi di un complotto ai suoi danni.

A distanza di nove giorni, poi, si era dimessa da titolare del dicastero e dopo oltre un mese aveva presentato attraverso i suoi legali un esposto contro le registrazioni, definite “illecite ed inutilizzabili perchè in violazione della privacy”. Inoltre, aveva chiesto di procedere  nei confronti di chi “ha effettuato le captazioni illecite per portarle all'esterno, di coloro che le hanno fornite a giornali e tv e di quanti le hanno diffuse”.

Enzo Spiezia