Covid e Villa Margherita, manca notifica ad uno dei 4 imputati: slitta l'udienza

Benevento. A settembre il nuovo appuntamento dinanzi al Gup

covid e villa margherita manca notifica ad uno dei 4 imputati slitta l udienza
Benevento.  

E' slittata al 25 settembre, per un difetto di notifica ad uno degli imputati, l'udienza preliminare a carico delle quattro persone (e della società nata nel 2022 dopo aver incorporato la precedente) di cui il pm Maria Colucci ha chiesto il rinvio a giudizio nell'inchiesta su Villa Margherita, il centro di riabilitazione di Piano Cappelle che nel marzo del 2020, in piena emergenza Covid, era finita alla ribalta delle cronache come presunto focolaio di diffusione del contagio. Si tratta dell'amministratore e dei vertici della struttura, ai quali

vengono contestate, a vario titolo, le accuse di epidemia colposa, omicidio colposo e lesioni colpose.

La prima è relativa alla presunta violazione delle disposizioni vigenti all'epoca e alla mancata adozione di provvedimenti contro il propagarsi e la diffusione del contagio, che avrebbero provocato l'infezione di 17 pazienti, tre dei quali deceduti, all'interno della struttura, nella quale, il 24 e il 27 marzo 2020, 80 persone tra pazienti e personale dipendente risultavano essere positive al Covid.

Attenzione puntata, poi, sul decesso di due donne ed un uomo, il 3, il 14 ed il 23 aprile, ricoverati a Villa Margherita.

Per l'amministratore anche un addebito di calunnia ravvisato nella denuncia-querela che aveva presentato ai carabinieri, per diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, abuso della credulità popolare, procurato allarme e diffamazione, contro l'autrice di una delle note audio trasmesse via whatsapp sulla situazione esistente a Villa Margherita.

L'inchiesta, scandita nell'aprile del 2020 dal sequestro dei computer operato dai carabinieri, è stata supportata anche da una consulenza su 280 cartelle cliniche affidata al medico legale Emilio D'Oro e ai professori di Igiene e sanità pubblica Guido Maria Grasso e Marcello D'Errico, delle Università del Molise e delle Marche.

Sono impegnati nella difesa gli avvocati Luigi Ferrante e Luigi Giuliano, Vincenzo Regardi, Paolo Piccialli e Francesco Carotenuto. Venticinque le parti offese, assistite, tra gli altri, dagli avvocati Valeria Crudo, Mario Prozzo, Grazia Luongo, Vincenzo Di Vaio, Nicola Covino, Anita Zaccari, Lucia Catalano, Orlando Sasso, Gianni Colangelo.