Incendio capannone di Barletta, due condanne

Pene a imprenditore e consulente. Assolti sindaco Nardone e 2 vigili del fuoco. Una prescrizione.

Benevento.  

Due condanne – una in meno di quelle chieste dal pm Nicoletta Giammarino -, tre assoluzioni e una dichiarazione di intervenuta prescrizione della contestazione a carico di un sesto imputato. E' la sentenza pronunciata dal Tribunale (presidente Fallarino, giudici a latere Rotili e Telaro) poco prima delle 15 nel processo scaturito da un'indagine del sostituto procuratore Antonio Clemente e della Digos sull'incendio di un capannone del centro commerciale, a San Giorgio del Sannio, della “New Distribution srl” L'episodio risale al 23 maggio 2009. In particolare, la condanna è stata decisa per Antonio Barletta (1 anno e 6 mesi), amministratore unico della società, e uno dei suoi consulenti, Carmine Alvino (8 mesi). Barletta, condannato anche al risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, in favore della parte civile, è stato riconosciuto responsabile di rimozione dolosa delle cautele contro gli infortuni (due capi di accusa) e falso, Alvino di falso. Per entrambi la sospensione della pena.Assolto l'allora sindaco Giorgio Nardone, al quale erano addebitate due omissioni in atti di ufficio: per non aver commesso il fatto nel primo caso, perchè il fatto non sussiste nell'altro. Il fatto non sussiste è anche la formula con la quale sono stati assolti Antonio De Matteo ed Alessandro Crisci, ufficiali dei vigili del fuoco, chiamati in causa, in relazione ad un parere di conformità, per abuso d'ufficio, e lo stesso Barletta. Infine, dichiarate prescritte l'accusa di falso, prospettata per Barletta e per l'altro suo consulente, Giandonato Moffa, e, per il solo imprenditore, – alcune contravvenzioni individuate nel capitolo relativo al ritardo con il quale aveva provveduto alla bonifica dell'area interessata dal rogo. (continua a leggere sull'App di Ottopagine)

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