Donna uccisa: Castelvolturno-Benevento, in treno, ogni giorno

Partiva alle 13 e rientrava alle 7 del giorno dopo la 36enne ammazzata

Benevento.  

Ogni giorno, intorno alle 13, saliva sul treno che da Castelvolturno la portava a Benevento. Rientrava a casa la mattina successiva, alle 7. Anche oggi i familiari l'hanno attesa. Vanamente. E alle 14.30 ne hanno denunciato la scomparsa al Commissariato del centro casertano. Nazionalità nigeriana, 36 anni, a quanto pare in Italia regolarmente. E' la donna che questo pomeriggio è stata rinvenuta senza vita alle porte di Benevento, lungo i binari che conducono alla stazione centrale. Era lì da un pezzo, dopo essere stata crivellata da più colpi di pistola. Sette i bossoli di pistola ritrovati. Chi ha sparato, lo ha fatto senza pietà, centrandola in più parti. E non dandole scampo.

Gli agenti della Squadra mobile, guidati dal vicequestore Alessandro Salzano, stanno lavorando a tutto spiano per risalire a colui che l'ha ammazzata. A colui che ha scritto la parola fine sull'esistenza della 36enne, che sembra raggiungesse il capoluogo sannita per esercitarvi l'attività di prostituta. E' quanto sarebbe stato possibile capire dai primi racconti dei cinque parenti ed amici accorsi a Benevento. Saranno ascoltati in queste ore con l'aiuto di un interprete, la speranza è che dalle loro parole possa saltar fuori il movente dell'omicidio. Ricostruendo i rapporti che la vittima aveva. Sembra che convivesse con qualcuno, o che comunque avesse stretto a Castelvolturno una relazione sentimantale. Elementi da verificare attentamente, per comporre un puzzle che al momento appare intricato. Dopo il sopralluogo del medico legale Michele Savito, giunto da Foggia, la salma è stata trasportata all'obitorio del Rummo, a disposizione del sostituto procuratore Iolanda Gaudino. E' lei che dirige le indagini su un delitto che sembra avere i tratti del mistero. Sembra.

Esp