Presentato il libro: ''Finché Parkinson non ci separi''

Nella sede dell'associazione Lamparelli, a San Lorenzo Maggiore

'Non è importante se ciò che è scritto nel libro sia realtà o fantasia, l'importante è il messaggio''

San Lorenzo Maggiore.  

Si è svolta presso la sede dell'associazione Lamparelli, a San Lorenzo Maggiore, la presentazione del libro ''Finché Parkinson non ci separi'' di Alessio Tropeano, organizzato dalla collaborazione tra l’associazione Lamparelli e le redazioni di Sannionews e ContattoLab.

Nel cuore del centro storico laurentino, in una location che ha sorpreso positivamente gli ospiti intervenuti, erano presenti, oltre all'autore Alessio Tropeano, la direttrice di ContattoLab Anna Ansalone che ha introdotto e moderato l'evento. Dopo i saluti di Luciano Di Libero, socio fondatore dell'Associazione Lamparelli, è intervenuta Marilina Buonopane, docente di latino e critica letteraria che ha sciorinato nei dettagli i tecnicismi del libro di Tropeano con un approfondimento letterario del connubio tra amore e malattia. La parola poi alla giornalista Marianna Morante che ha relazionato su alcuni aspetti del libro. Pasquale Bizzarro, presidente onorario dell'associazione Parkinson Sannio, con esperienza personale di tale patologia, oltre a riportare il suo approccio quotidiano con la malattia, ha anche fatto riflettere i presenti sulla necessità di avviare un nuovo percorso sociale affinché i malati di Parkinson non siano mai lasciati soli e si possano integrare nella società che li circonda.

Parola poi ad Fernando Errico, medico, che ha inteso parlare dei primi sintomi della malattia e del suo decorso. Importanza fondamentale per Errico ha l'aspetto sociale, con necessità soprattutto nei territori come i nostri di non perdere mai il contatto quotidiano nei confronti di chi vive uno stato di malattia. Conclusioni affidate all'autore Alessio Tropeano che ha, invece, acceso delle curiosità rispetto alla stesura del libro e del suo contenuto tra realtà e fantasia. ''Non è importante se ciò che è scritto nel libro sia realtà o fantasia, l'importante è il messaggio'' ha concluso Tropeano.

Redazione Bn