Storie di rivoluzionare, si presenta "Sebben che siamo donne"

Domani al Depistaggio, alle 18

Benevento.  

“Sebben che siamo donne. Storie di rivoluzionarie”. Si intitola così il libro di Paola Staccioli, con una testimonianza di Silvia Baraldini che sarà presentato domani, alle 18 al centro sociale Depistaggio.

“Questo libro – si legge nelle note che lo accompagnano - è nato per dare un volto e un perché a una congiunzione. Nel commando c’era anche una donna, titolavano spesso i giornali qualche decennio fa. Anche. Un mondo intero racchiuso in una parola. A sottolineare l’eccezionalità ed escludere la dignità di una scelta. Sia pure in negativo”.

All'incontro interverranno Paola Staccioli, Silvia Baraldini e Italo Di Sabato. Ancora dalle note che introducono il volume si legge: “Nel sentire comune una donna prende le armi per amore di un uomo, per cattive conoscenze. Mai per decisione autonoma. Al genere femminile spetta un ruolo rassicurante. In un’epoca in cui sembra difficile persino schierarsi «controcorrente», le «streghe» delle quali si racconta nel libro emergono dal recente passato con la forza delle loro scelte.

Dieci militanti politiche (Elena Angeloni, Margherita Cagol, Annamaria Mantini, Barbara Azzaroni, Maria Antonietta Berna, Annamaria Ludmann, Laura Bartolini, Wilma Monaco, Maria Soledad Rosas, Diana Blefari) che dagli anni Settanta all’inizio del nuovo millennio, in Italia, hanno impugnato le armi o effettuato azioni illegali all’interno di differenti organizzazioni e aree della sinistra rivoluzionaria, sacrificando la vita per il loro impegno”.

 

 

Mariateresa De Lucia