Salute, si brinda con la Solot

In scena stasera al Mulino Pacifico uno spettacolo divertente e goloso

Benevento.  

Impossibile resistere. Lo spettacolo della Solot, in scena stasera alle 20.30 al Mulino Pacifico, è esattamente come il nettere al quale rende omaggio: il vino. Quello buono, d'intende. Quello di vigne che hanno radici profonde connesse alla storia dell'uomo e della comunità.

E prosegue, infatti, in quel filone di spettacoli che indaga l'aspetto rurale del Sannio, ma si spinge anche molto oltre ‘“Salute” con Michelangelo Fetto, Rosario Giglio, Antonio Intorcia, Massimo Pagano. Con la irrinunciabile collaborazione di Carla Visca, documentazione fotografica Vincenzo Fucci, organizzazione generale Paola Fetto, regia Michelangelo Fetto.
Una produzione Solot Compagnia Stabile di Benevento. Ed ecco le note di regia che lo presentano: «“Viva il vino spumeggiante nel bicchiere scintillante come il riso dell’amante; mite infonde il giubilo…” canta Turiddu in “Cavalleria rusticana ”. Dalle nozze di Cana alla Parigi dei mitici anni 20 passando per canti celebri della tradizione, citazioni, aneddoti, degustazioni “tecniche” e degustazioni un “po’ meno tecniche”, con momenti di coinvolgimento diretto del pubblico in un vero e proprio omaggio che la Solot ha voluto dedicare al vino. Un exursus su questo prezioso nettare che ha accompagnato la storia dell’uomo dai suoi albori e ne ha connotato le vicende accompagnandone le esplorazioni, le scoperte, i processi di civilizzazione.

Un celebre scrittore definì il vino come “un condensato di un territorio, di una cultura, di uno stile di vita” e, a questo proposito, lo spettacolo si propone, appunto, la valorizzazione dei vini autoctoni a discapito della dilagante affermazione di una produzione vitivinicola extracontinentale, volta ad una vinificazione senza anima; sulle nostre tavole, nei nostri convivi rischiano di arrivare vini che piacciono a tutti ma che non 
raccontano nulla della terra in cui le viti vengono coltivate e del modo in cui il prodotto viene ottenuto, conservato, invecchiato. Siamo fortemente convinti che non si possa assaggiare un goccio di vino senza domandarsi della sua provenienza geografica, della sua storia, delle vicissitudini del proprio territorio, del paesaggio che l’ha originato, perché così facendo comprendiamo fino in fondo il valore culturale del vino; in caso contrario, la bevuta frettolosa e copiosa, riduce il vino ad una dose di alcol e il suo consumo in tal senso ci allontanerebbe completamente dall’essenza più intima e positiva del gesto del bere, avvicinandoci piuttosto a quella del consumatore a tutti i costi, tipico della società contemporanea.


L’Italia è una paese dallo straordinario patrimonio di vitigni autoctoni e nello stesso tempo è il paese dell’arte, della musica, del teatro, della poesia. Lo spettacolo “Salute!” non fa altro che unire le “forze”, le peculiarità vincenti di questo meraviglioso paese, attraverso una performance divertente, poetica, coinvolgente, prodotta dalla Solot Compagnia Stabile di Benevento, che mette in scena quattro attori che reciteranno, suoneranno, canteranno e balleranno il Vino».

 

Foto di scena Fucci

Madel