A teatro donne, fruste e risate

Si parte domani con “Mulignane”. In scena Gea Martire, diretta da Antonio Capuano

Benevento.  

Torna da domani (alle 20.30), al Mulino Pacifico, la stagione teatrale Obiettivo T 2015. La proposta della Solot, compagnia stabile di Benevento, prende il via con uno spettacolo che parla di donne, alla vigilia dell’otto marzo. Uno spettacolo particolare, divertente, intelligente e amatissimo da pubblico e critica. E’ Mulignane da un racconto di Francesca Prisco, con Gea Martire, regia Antonio Capuano, drammaturgia di Antonio Capuano e Gea Martire. Queste le note della proposta: «Una storia di donna. Questa donna non ha nome. Ha un’identità che si spande e si diffonde nella solitudine di un femminile che non fa della solitudine fierezza, baldanza, indipendenza, ma timore di inadeguatezza e di bruttezza. La nostra cultura che “fa pantano e feta”, spruzza sulla donna non legata a un uomo un sentore di umido scantinato condannato alla muffa. Come se, poi, essere “legati” fosse il massimo della vita! E la donna, in corsa da secoli verso più ampi orizzonti, rimane azzoppata in questa trappola malefica e frena la corsa. Senza un uomo come si fa?! E’ triste, è brutto, ci vuole un uomo, ci vuole l’amore… ahè, è ‘na parola! E addo’ sta? Intanto gli anni passano e il vuoto intorno, anzi interno, dilaga. E allora va bene “qualunque”, (sintesi di chiunque e qualunque cosa): un turzo, un arrogante, un pagliaccio, un rimorchio, un’altra trappola pur di arginarlo, quel maledetto vuoto. Pure sesso brutale, spinto, a farsi male, ma quale amore? Sempre meglio che sentire il male di un fallimento, il tormento di non essere mai desiderata. Meglio le fruste, pratiche sado-maso, mulignane (lividi), “sì, vatteme, fammi male”, a coprire più insostenibili dolori. Ma succede, non spesso, a volte sì, e questo è il caso, che a furia di praticare si allenano muscoli sconosciuti che danno nuova forza. E tutto si ribalta. Strade sotterranee conducono alla luce e le mulignane (melanzane) diventano ruoti di parmigiane da servire bollenti, insolita temperatura per la vendetta. Il fatto è che ci piace far saltare gli schemi. Divertendoci. Il tono è comico, come spesso è l’intelligenza, anche se non lo sappiamo».

Dopo Mulignane la stagione della Solot ospita, il 14 marzo, Rita Pacilio che presenta ‘Quel grido raggrumato’ performance poetico/musicale di Rita Pacilio, movimenti scenici a cura di StudioDanza94. Il 24 marzo Minimo comune teatro presenta “Partitura P” Uno studio su Pirandello Testi di Luigi Pirandello (L’Uomo dal fiore in bocca - Una giornata - Il treno ha fischiato) regia, Adattamento e Interpretazione Fabrizio Falco. L’11 e il 12 aprile in scena i padroni di casa. La Solot presenta “Salute” con Michelangelo Fetto, Rosario Giglio, Antonio Intorcia, Massimo Pagano, con l’irrinunciabile collaborazione di Carla Visca, documentazione fotografica Vincenzo Fucci, Organizzazione Generale Paola Fetto e regia di Michelangelo Fetto. Si chiude il 24 aprile in Teatri della Viscosa in NO-TAVevo-detto. Maria crede che l'alta velocità farà bene al suo paese, farà bene all'economia, migliorerà il trasporto delle persone e delle merci.

A commentare la stagione per Ottopagine è Michelangelo Fetto che mette in evidenza la scelta di spettacoli capaci di far riflettere, sempre. Anche quando fanno ridere. L’attore e regista si concentra poi su una proposta che non rientra nella stagione ma arricchirà la scena al Mulino Pacifico. E’ “Il Teatro non si può fare”, in scena l’otto marzo alle 18 al Mulino Pacifico. «Riprendendo Ennio Flaiano andranno in scena i partecipanti più grandi del nostro percorso laboratoriale Teatro Studio Senior. Porteranno in scena un paradosso, come risulta chiaro fin dal titolo: c’è una società che ci dice che il teatro non si può fare... perché incita al pensiero e invece, in questo modo, dimostriamo il contrario e ribadiamo che il Mulino Pacifico resta un avamposto di resistenza culturale». Il Teatro non si può fare è con: Assunta Maria Berruti, Carlo Maria Berruti, Laura Callea, Lucia Cavuoto, Alessandro Cuciniello, Danila De Lucia, Marialuisa De Santo, Paola Gioioso, Marianna Laudato, Nella Ventorino e Michele Vitagliano, a cura di Michelangelo Fetto e Antonio Intorcia.

di Mariateresa De Lucia