Live da non perdere con Eveline's Dust e Gianfrancenco Cataldo

Venerdì sera in città

Benevento.  

Il genere è il rock progressive, e loro, seppur giovanissimi lo suonano benissimo. La band prog pisana Eveline's Dust ci riporta a sonorità dei tempi dì'oro del progressive, quello dei King Crimson e dei Genesis, pur rimanendo saldamente nel presente. Un live da non perdere quello della giovane band toscana, per la prima volta da queste parti.
L'evento, naturalmente, è al Morgana Music Club dove il gruppo si esibirà venerdì sera.
Ad aprire il live degli Eveline's Dust ci sara Gianfrancenco Cataldo, giovanissimo cantautore in corsa per le finali di Musicultura.

Quartetto ispirato dal progressive rock classico anni 70 italiano ed inglese (riferimenti dal Perigeo ai King Crimson, Banco e Genesis), e moderno: Steven Wilson su tutti, gli Eveline’s Dust si formano a Pisa nel settembre del 2012. Nel gennaio dell’anno successivo pubblicano l’album di esordio “Time Changes” a cui segue un periodo di intensa attività concertistica. Nell’estate 2015 gli ED aprono il concerto di Max Gazzè, sul palco del Metarock Mare (Marina di Pisa). Il 23 Agosto vincono il “Terramare contest”, organizzato da Barga Jazz (LU). In settembre il gruppo intraprende un crowdfunding tramite Musicraiser per finanziare le registrazione di “The Painkeeper”. La campagna e? un successo e nel 2016 il gruppo inizia a collaborare con la Lizard Records per la pubblicazione dell’album. “The Painkeeper” e? un concept ispirato dalla poesia “Il Custode di Dolori” di Federico Vittori, intellettuale pisano e caro amico, che racconta: in un
tranquillo villaggio avvolto da una nebbia opprimente, gli abitanti conducono le proprie vite rurali con rassegnazione. All’uscita dalla messa domenicale, sotto gli occhi del prete, ormai estenuato dalla depressione dei propri fedeli, si erige tra la folla un misterioso figuro. Costui si presenta alla folla come il Custode di Dolori (The Painkeeper), un oscuro profeta, affermando di essere in grado di liberare ogni anima triste dalle proprie afflizioni: tutto ciò di cui ha bisogno e? un gesto di assenso. I paesani, animati da una ritrovata speranza, si pronunciano con un fragoroso, collettivo “si”. Il sole torna a splendere nella valle, la nebbia si dirada e la vita sembra tornare a scorrere nelle vene della gente. Ciò che gli uomini e le donne del villaggio inizialmente non sanno, e che capiscono col passare dei giorni, è di aver acconsentito in realtà alla liberazione da ben altro che i loro dolori: il Painkeeper si e? portato via i loro sogni, rendendoli così incapaci di immaginare esistenze migliori e finalmente in grado di accontentarsi della loro condizione. Dopo aver firmato con la GDC Rock Promotion, “The Painkeeper”, (disponibile anche su iTunes, Spotify e tutti i principali portali digitale) è pronto per essere veicolato alla stampa e soprattutto al pubblico.

 

Redazione Bn