Scuola sporca, Cataudo smentisce

Il sindaco: «Allarme infondato. L’Asl ha attestato la corretta pulizia dei locali»

Ceppaloni.  

Sulla polemica innescatasi ieri sulla pulizia della scuola di Ceppaloni, dopo gli atti vandalici dei giorni scorsi, è oggi il sindaco, Claudio Cataudo, ad intervenire per chiarire il proprio operato nella vicenda. «Rispetto alla pulizia della scuola mi preme dire innanzitutto che come medico, prima ancora che come sindaco, non avrei mai consentito la riapertura della struttura senza aver rispettato tutte le procedure del caso. Chiarisco innanzitutto che non ho ritenuto opportuno prolungare la chiusura della scuola, perché dopo tre giorni di areazione e di pulizia accurata, gli uffici comunali competenti hanno effettuato un sopralluogo nella struttura e hanno constatato l'effettiva ripulitura degli ambienti. Abbiamo seguito il protocollo, in ogni passaggio previsto, in più ho personalmente inviato una comunicazione all'asl con cui ho fatto presenti gli interventi adottati. L'Asl nella giornata di ieri, ha risposto accordando l'avvenuta igienizzazione della struttura.Nota che ho immediatamente inoltrato alla dirigente scolastica». Sul malessere registrato da qualche allievo Cataudo precisa: «Le sostanze contenute negli estintori non sono né nocive, né tossiche. Naturalmente ci sono dei bambini ipersensibili che possono aver risentito dei residui di polvere, laddove fossero rimasti, ma questa è una problematica che attiene ad un numero limitato di alunni. Sta ai genitori capire se è il caso di mandare i propri figli a scuola, anche alla luce degli interventi accurati messi a punto per l'igienizzazione dell'edificio. Ieri – riferisce Cataudo – dopo che si è diffusa la voce di una presunta chiusura anticipata della scuola, molti genitori mi hanno contattato per chiedermene ragione. Ho spiegato che da parte mia non c'era stata alcuna ordinanza in merito e che gli ambienti scolastici erano perfettamente sicuri. Si è trattato di un allarmismo inutile di cui non sono assolutamente preoccupato. Il mio dovere era di assicurare l'incolumità igienico sanitaria degli studenti ed è quello che ho fatto. Ho seguito la normativa e non ho ritenuto di interrompere un servizio pubblico oltre il dovuto. Tra l'altro la sanificazione della struttura è supportata dalla nota dell'Asl che ha parlato di interventi 'bastevoli'».

di Marianna D'Alessio