Divisa borbonica in sella ad un cavallo e alle spalle ciò che resta di un’antica chiesa del 1300. E’ l’ambientazione del videoclip “Siamo Briganti”, del cantautore italiano Mimmo Cavallo, girato tra San Giorgio del Sannio e San Martino Sannita, sulle meglio conosciute “Surte”, a Terranova.
Nino De Filippo, gestore del Covo dei Briganti (una sorta di museo sul brigantaggio, più che un locale) è stato sceneggiatore e responsabile della fotografia:«Il video è stato girato qui a San Giorgio del Sannio, nel mio locale, dove Mimmo ha suonato con la sua band, mentre la parte esterna sulle Surte, in prossimità dei ruderi di un’ antica chiesa, “N’goppa a Maronna”, che a breve crollerà giù, ed è certo, se non ci saranno degli interventi».
Qualcuno ha identificato questa chiesa con quella di S. Gennaro ad Festulana, che pagò la decima pontificia tra il 1308 e il 1310. Una chiesa di S. Maria di Costantinopoli esisteva anche a Benevento. Lo Zigarelli afferma che la chiesa fu costruita il 1347, quando i monaci virginiani dovettero abbandonare S. Giovanni a Morcopio, minacciato dai Saraceni e il monastero di S. Gennaro del Cubante. (fonte brigantaggio.net).
Ma la canzone “Siamo Briganti” e Il video scritto da De Filippo vuole prima di tutto restituire una verità..…Che cosa significa oggi essere filoborbonici? «A me quello che interesse oggi è restituire la verità storica sul periodo dell’Unità d’Italia. A scuola mi hanno insegnato ad amare Garibaldi e Cavour, che alla fine sono stati solo dei criminali di guerra. Garibaldi fu poi mandato in esilio con un sacco di fagioli….e il figlio scese nel meridione per combattere con i briganti…..essere filoborbonici significa riscoprire la vera storia e riscriverla».
Il video ufficiale del brano “Siamo Briganti” dovrebbe essere presentato a San Giorgio del Sannio, forse a breve, almeno è nelle intenzioni di De Filippo, il quale vorrebbe coinvolgere le istituzioni per un evento all’aperto. I musicisti che hanno suonato con Mimmo Cavallo (voce e chitarra), nel video, sono: Stefano Ripa (batteria e percussioni); Cesare Carpenito (violino); Dina Iscaro (fisarmonica).
Michele Intorcia
