Gli scatti di Stanzione incantano la Cina

Il fotografo beneventano, scelto dal Governo cinese, racconta la sua esperienza

Paolisi.  

Gli scatti di Michele Stanzione, fotografo beneventano classe '81, stanno facendo il giro del mondo: dalla provincia cinese le sue foto voleranno direttamente a Milano, dove saranno esposte ad agosto nel padiglione dell'Expo dedicato a Guangdong. Nel frattempo dieci fotografie sono state già selezionate e pubblicate dal Governo cinese per pubblicizzare il territorio. 

Dopo il grande successo cinese, Ottopagine ha incontrato Stanzione per farci raccontare nei dettagli la sua esperienza nella provincia Guangdong.

“La Cina mi ha molto sorpreso, sia dal punto di vista fotografico che personale – dichiara Stanzione - fotograficamente ho avuto modo di immortalare paesaggi naturali mozzafiato ed architetture che, per noi italiani, definirei futuristiche. Personalmente ho avuto modo di conoscere ed apprezzare la cultura, la storia, l'artigianato ed il cibo di una popolazione tanto gentile ed ospitale".

Piacevolmente colpito dalla bellezza dei posti che ha visitato, ma anche dall'accoglienza e dalla cucina, il fotografo di Paolisi racconta: “E' difficile dire cosa mi sia piaciuto di più, si tratta di luoghi paesaggisticamente meravigliosi e le città lasciano a bocca aperta per la maestosità delle architetture dei grattacieli e per i giochi di illuminazione led che prendono vita su di essi al calar del sole. Quella che ho visto è una Cina ricca ed economicamente potente - sottolinea - con una velocità di espansione spaventosa. 

Ho avuto modo di vedere quattro dei più suggestivi punti di attrazione turistica naturale della provincia di Guandong: le Dinghu Mountain, un parco naturale conosciuto come la "Gemma Verde sul Tropico del Cancro", caratterizzato da cime montuose verdeggianti, cascate, aria fresca, uccelli e fiori colorati; Il Wanlu Lake, una riserva naturale dalle acque di un azzurro talmente particolare che viene definata la "piscina del paradiso sulla terra" e le Danxia Mountain, il più famoso geoparco UNESCO della Cina: montagne di pietra arenaria rossastra la cui erosione nel tempo da parte del vento e dei fiumi ha dato vita ad una serie di affioramenti e spettacolari scogliere.

“La Cina è un Paese dove si ha un profondo rispetto per le arti in generale - ci tiene a precisare il fotografo sannita - e la fotografia ha un posto di rilievo tra le arti, mentre in Italia ancora non si è affermata come arte al pari della pittura o della scultura. Tutti i membri della delegazione della Provincia del Guangdong sono stati con noi molto gentili ed amichevoli.

Ci hanno accompagnato in quei dieci giorni stando attenti a tutte le nostre esigenze e soddisfacendo tutte le nostre richieste. Anche dai media cinesi abbiamo avuto un trattamento di tutto rispetto - conclude - gli articoli sull'operato dei fotografi europei hanno primeggiato su tutte le riviste, i quotidiani, le radio e le emittenti televisive. Una notevole pubblicità sia per noi che per la provincia”.

Giovanna Di Notte