«In Consiglio il canto del cigno di un quinquennio disastroso»

L'analisi, le critiche e le proposte di San Giorgio Città Aperta

San Giorgio del Sannio.  

Riceviamo e pubblichiamo 

Un bilancio mediocre di un'amministrazione senza idee, senza una minima traccia di futuro, senza una visione per “riconvertire” l'economia sangiorgese dopo l'esaurimento del boom nel settore edilizio. È il quadro che emerge dall'ultimo consiglio comunale di San Giorgio del Sannio, dove è andato in scena il canto del cigno di un quinquennio disastroso per la qualità della vita. I bilanci servono per capire cosa si è fatto e per costruire una prospettiva. Ma in consiglio è emersa una condizione di assoluta inadeguatezza nel rispondere ai bisogni dei cittadini. Tolta l'ordinaria amministrazione, di cui nessun politico serio dovrebbe far vanto, si è parlato di aria fritta.

COMMERCIO

Se i nostri attuali amministratori ritengono che San Giorgio sia vivibile e turistica, forse è il caso che facciano un giro. Parlare di commercio come volano di sviluppo dimostra l'ignoranza di nozioni basilari di economia politica. Se poi a spingere il commercio sono le passerelle autoreferenziali del Giro d'Italia e i panini con la salsiccia della Notte Bianca, il problema diventa davvero serio. Chi amministra San Giorgio dimostra di essere del tutto scollegato dalla realtà. Salvo quando si tratta di spendere soldi per lavori pubblici, a prescindere dall'utilità e dall'urgenza.

TASSE

Più che a Robin Hood il sindaco Claudio Ricci assomiglia allo sceriffo di Nottingham. Sul taglio dell'IMU per le seconde case pretende di far bere ai sangiorgesi una regalo a pochi ricchi come un favore a tutti i cittadini. Ha sbandierato l'abbassamento dell'Imu sulla seconda casa come una spinta all'edilizia, che ha già riempito il tessuto urbano di case vuote e invendute.

Avendo a disposizione un gruzzolo di soldi recuperati dall'evasione – che a nostro parere è ampiamente sottodimensionato – ha deciso di tagliare le tasse a chi comunque può permettersi di comprare più di una casa. Un regalino inconsistente in termini quantitativi, poco più di una cena al ristorante, che non cambierà il tenore di vita di chi è benestante. Fumo negli occhi, un tratto distintivo dell'amministrazione Ricci.

LA NOSTRA PROPOSTA

Un buon amministratore dovrebbe avere il buon senso del padre di famiglia. In questo caso il buon senso avrebbe consigliato di prendere quelle risorse e investirle a favore delle fasce sociali più deboli.

Come prima cosa noi avremmo scelto di destinarle interamente alla scuola. Ad esempio rendendo gratuiti la mensa scolastica, il trasporto e i libri di testo per le famiglie in difficoltà o monoreddito. Di questo avrebbe dovuto vantarsi un vero primo cittadino. Invece lo sceriffo di Nottingham preferisce favorire chi sta già bene.

PROBLEMA ACQUA

Del tutto ignorato il problema dei rubinetti a secco. Ormai l'interruzione del servizio da parte di Alto Calore si è cronicizzata. E si trascina da tempo, compreso il periodo invernale, fino ad arrivare alla  situazione insostenibile dell'estate. Una condizione da terzo mondo, che colpisce la vivibilità e le imprese. Nessuna parola o cenno in consiglio comunale. Ma soprattutto nessuna proposta risolutiva. Un'amministrazione che ha a cuore la vita dei suoi concittadini dovrebbe anzitutto analizzare lo stato dei fatti, approfittando anche della “fortuna” di avere in casa uno dei tre membri del Cda dell'Alto Calore. Invece, zero.

A nostro parere, se la condizione delle reti di Alto Calore è tale da durare per un tempo indefinito, è necessario prevedere nel piano delle opere pubbliche un investimento straordinario per uno o più serbatoi di emergenza. Allo stesso tempo chiedere i danni all'Alto Calore con una class action per mancata erogazione del servizio.

ELEZIONI

Nonostante tutto, Ricci ritiene di vincere le prossime elezioni con il 70% dei voti. Dimentica le due batoste recenti, dove è emersa tutta l'insofferenza dei cittadini verso la sua protervia. Alle primarie del centrosinistra ha sostenuto Cozzolino e gli elettori della sua stessa area politica hanno scelto De Luca (unico caso nel Sannio). Alle elezioni regionali ha sostenuto Mortaruolo, racimolando poco più di 500 voti. Continui pure così.

IL LIBERO PENSIERO

Infine, il signor sindaco ha colto l'occasione anche per dire che non gradisce le critiche sui social, manifestazioni intollerabili di libero pensiero, fino al punto da sventolare la minaccia di ricorrere all'avvocato Del Basso De Caro per una denuncia. Resta da chiedersi come mai con tanti bravi avvocati sangiorgesi abbia sentito il bisogno di evocare il sottosegretario. È il segnale evidente di chi ha paura e fa la voce grossa pensando di intimorire gli avversari con la forza di chi è più potente di lui e che immagina gli copra sempre le spalle. È uno stile conosciuto, lo faceva anche quando il suo mentore era Mario Pepe, oggi bistrattato. In ogni caso, se il sindaco vorrà farci questo piacere, lo aspettiamo in Tribunale. Non vediamo l'ora.

redazione